ROMA - "Sul mio corpo decido io. Governo nega aborto", sono i cartelli e le contestazioni partiti da un gruppo di studenti del collettivo assemblea Aracne e collettivo Artemis durante gli Stati generali della natalità a Roma, prima dell'intervento del ministro Roccella che non è riuscita a parlare e ha lasciato la sala.
"C'è un genocidio in atto e muoiono bambini e qui ci dicono di fare figli", così' una delle militanti del collettivo sul palco dopo che gli organizzatori le hanno permesso di fare un intervento.
Mentre la ragazza leggeva un comunicato, in sala alcuni dei partecipanti all’evento urlavano: "Vai via, esci, vattene".
"Sui nostri corpi, decidiamo noi. L'attuale governo decide di convocare questo convegno mentre nessuno del governo, in un anno, ha risposte alle nostre richieste. Non ci stiamo alla triade Dio-padre-famiglia", ha detto la giovane.
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