PALERMO - La procura di Palermo ha chiesto l’incidente probatorio per cristallizzare i ricordi della turista canadese violentata nella stanza di un B&B nel quartiere Oreto a Palermo la notte fra il 2 e il 3 novembre scorsi. La richiesta della sostituta procuratrice arriva dopo il pronunciamento del tribunale del Riesame che ha confermato la custodia cautelare in carcere per i due cugini arrestati dai carabinieri all’inizio di marzo.
La donna, appena arrivata in città, è andata al Policlinico per fare visita al suo compagno. Non parlando l’italiano e non conoscendo l’ospedale, ha chiesto aiuto a un gruppo di inservienti e infermieri. Uno in particolare, A.R., si è mostrato particolarmente gentile e ha dato indicazioni alla turista sul percorso da fare per raggiungere il reparto e poi sulla strada per il B&B in cui la donna alloggiava.
Una gentilezza che ha colpito la canadese, che ha scambiato i contatti Instagram con l’inserviente. Dopo la visita al compagno, la turista ha accettato l’invito dell’uomo appena conosciuto di passare insieme la serata, fidandosi della sua disponibilità e gentilezza. Dopo avere ordinato del pollo e avere mangiato nella stanza del B&B in cui la ragazza alloggiava, i due sono saliti in moto e hanno raggiunto un cugino dell’uomo, G.R, con il quale hanno fatto qualche giro in scooter. Poi sono rientrati tutti nella struttura ricettiva. «Ero felice e mi stavo divertendo, quindi non mi sono resa conto del tempo che passava. Lui era gentilissimo», ha raccontato poi ai carabinieri la turista.
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