martedì 12 marzo 2024

GLI EROI DI MATTARELLA : MICHELE MELE -

 



  • Michele Mele, 32 anni, Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana: “Per divulgare con cura e precisione le problematiche delle persone ipovedenti impegnandosi per eliminare le difficoltà e gli ostacoli”. Michele
    ricercatore presso l'Università del Sannio si occupa nella sua attività di ricerca delle problematiche delle persone ipovedenti e individua nuovi strumenti per facilitarne la quotidianità. 
  • Michele è nato con un'eredo degenerazione retinico-maculareDa bimbo vedeva poco, ma abbastanza per tirare due calci ad un pallone in cortile con il fratello Vincenzo. Mamma Elisabetta e papà Rosario non l’hanno mai fatto sentire diverso dagli altri e hanno assecondato le vocazioni del figlio naturalmente. "Ti piace studiare? Chi lo ha detto che non puoi farlo!?" questo era il ritornello che si ripeteva a casa. "La mia famiglia invece di chiudermi dentro una campana di vetro mi ha fatto sempre provare tutto – racconta Michele Mele -. Il pietismo e l’autocommiserazione dai primi anni di vita crea disastri". E anche il pregiudizio che allontana tanti ciechi e ipovedenti dalle discipline scientifiche è una forma di pietismo. Alle elementari Michele rinuncia all'insegnante di sostegno perché ha sempre pensato di potercela fare da solo. E così è stato.
  • Ma al liceo alcuni insegnati non la pensavano così. “L’insegnante di matematica e fisica era convinto che io non potessi capire la matematica. All’epoca usavo un video-ingranditore e chiaramente questo mi penalizzava perché potevo vedere solo una piccola porzione di foglio alla volta. Così ho imparato a lavorare a mente
  • A 23 anni la vista peggiora con l’insorgere di una nuova patologia, proprio mentre Mele sta completando gli ultimi esami del corso di laurea magistrale in matematica all’Università degli Studi di Salerno. Eppure neanche questo provoca una battuta d’arresto. Ottiene un dottorato di ricerca alla Federico II di Napoli ed ora lavora come ricercatore all’Università degli Studi del Sannio di Benevento, occupandosi proprio di Ottimizzazione Combinatoria, un ramo della matematica che si propone di creare modelli ed algoritmi per risolvere problemi del mondo reale, generalmente legati all’impiego di risorse materiali, umane e di tempo. Il ricercatore è il primo a proporre un modello e un algoritmo per semplificare i servizi di assistenza per persone con bisogni speciali negli aeroporti internazionali. Un problema molto complesso. Ma non finisce qui. Nel 2020 inizia a collaborare con enti come il British Museum e la University of Cambridge, per scandagliare vecchi documenti e testimonianze sulle vite e sulle imprese, scientifiche e non, degli scienziati ipovedenti o ciechi del passato.

    Vite straordinarie... al buio

    Raccoglie dieci storie, sei di personaggi del passato e quattro viventi, in un saggio divulgativo intitolato "L’Universo tra le Dita"

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