lunedì 5 febbraio 2024

MATRIMONIO CON SALUTI NAZI-FASCISTI

 



VARESE - Matrimonio nazionalsocialista a Palazzo Estense, con tanto di cori e saluto romano del novello sposo dal balcone che dà sul cortile d’onore dei Giardini.

Si sono celebrate sabato 3 febbraio a Varese le nozze di un militante della Comunità Dodici Raggi di Azzate, l’associazione culturale che si ispira apertamente ai principi del nazionalsocialismo, e non sono passate inosservate.

La cerimonia si è tenuta nella sala matrimoni del Comune di Varese, officiata con rito civile dal leader dei Do.Ra, delegato dal sindaco Davide Galimberti

Un momento di festa come molti che si tengono a Palazzo Estense e sarebbe anche passato inosservato, se chi si trovava ai Giardini in quel momento non lo avesse immortalato e condiviso sui social con indignazione. Lo sposo infatti indossava “l’alta uniforme“, il bomber con la patch ufficiale degli appartenenti alla comunità Do.Ra, così come gli invitati, tutti rigorosamente vestiti di nero. Dalle immagini scattate al termine della cerimonia, si vedono gli sposi sul balcone di Palazzo Estense, che salutano col braccio steso in avanti. Saluto fascista replicato anche nel cortile d’onore dai militanti riuniti per le foto di rito. Non sono mancati nemmeno, tra un “viva gli sposi” e l’altro, i cori inneggianti alla Comunità Dodici Raggi. Situazione che ha colpito i passanti che sui social hanno condiviso il momento con commenti come «Che schifo che fa questa città».( La Prealpina )-

L'ira del sindaco DAVIDE GALIMBERTI 

Il Comune di Varese è il massimo luogo cittadino dove trovano espressione i valori di antifascismo e libertà, e non può assolutamente essere violato da gesti e slogan che non devono più trovare spazio nella nostra società. Sono sicuro che le forze dell’ordine individueranno al più presto i responsabili di questi atti gravissimi che non rappresentano in nessun modo la nostra città. Nello specifico devo però precisare che la persona che ha celebrato il matrimonio, per l’ordinamento del nostro Paese, aveva i requisiti per officiarlo. Anzi, il Comune ha effettuato attività istruttorie ulteriori perché gli uffici comunali non si sono accontentati della semplice autodichiarazione dei requisiti. La celebrazione dunque è avvenuta secondo quanto la legge stabilisce e alla presenza di personale delle forze dell'ordine .

E'  è inaccettabile e invito le forze dell’ordine a fare piena chiarezza su quanto avvenuto, individuando al più presto i responsabili e avviando le necessarie azioni penali». Così il sindaco di Varese,

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