MILANO - La Regione Lombardia taglia il contributo economico destinato ai caregiver famigliari per l’assistenza domiciliare alle persone con gravissima disabilità.
È questo l’esito di una delibera, approvata il 28 dicembre dalla Giunta regionale, che recepisce in parte quanto previsto dal Piano nazionale per la non autosufficienza (Pnna) 2022-2024 che prevede nei prossimi anni, tra le varie cose, la progressiva conversione dei sostegni offerti come contributi economici (forma indiretta) in servizi erogati (forma diretta).
Secondo le stime di Aisla, l’associazione che si occupa di malati colpiti da sclerosi multipla, a causa di questa delibera, dal giugno 2024, persone con disabilità gravissima assistite dal caregiver familiare vedranno ridursi l’attuale sussidio da 650 a 400 euro mensili, mentre quelle in una condizione di dipendenza vitale da 900 a 700 euro al mese.
«Una vergogna inaccettabile» commenta invece il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti.
«Con questo provvedimento- attacca Astuti- come stanno denunciando le associazioni, moltissime persone con disabilità gravissima assistite solo dai famigliari si vedranno tagliare il sussidio da 650 a 400 euro al mese. Tagli pesanti dunque che, malgrado le astratte rassicurazioni sulla carta che cerca di dare il centro destra, peseranno seriamente su chi già vive una condizione di grave fragilità . Chi non può fare a meno di un sostegno costante viene duramente colpito, con buona pace della tanto sbandierata attenzione per la famiglia. Noi ci batteremo per rimediare a questo iniquo provvedimento, così come ci siamo battuti contro i tagli alle politiche sociali compiuti nel bilancio regionale approvato appena prima di Natale».
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