Firmiamo moduli su moduli sulla privacy, nella consapevolezza che ciò che riguarda la nostra persona non debba essere spiattellato ai quattro venti. Giusto? Probabile, ma sembra che sia solo un concetto teorico relegato al rispetto talvolta maniacale (basta firmare una serie infinita di carte) di una Legge, nulla di più. Perché poi non ci vuole niente perché scatti la molla contraria, che fa dire addio ad ogni codice deontologico, e quella privacy se ne va alle ortiche, complici l’ignoranza di ciò che è lecito e la voglia sfrenata di dare una notizia anche quando la notizia non c’è.
È un gesto estremo sì, faticoso e lancinante, ma, checché vogliate dirne, possibile. Non sta al popolo del web o delle trasmissioni acchiappa audience valutare se la scelta estrema di abbandonare un neonato costituisca o no reato di abbandono, non sta a noi fare i giudici se quella madre è una belva senza cuore oppure no o se il piccolo viene lasciato o meno in un luogo sicuro lontano da ogni pericolo, come è il caso dell’ingresso di un ospedale.
“Vado in bagno”, poi si dilegua: donna abbandona neonato al pronto soccorso dell’ospedale di Aprilia, è il titolo di Rainews.
Lanciando in quel “si dilegua” di accezione volutamente negativa l’esca per gli odiatori seriali a commento di quel video dove la donna è riconoscibilissima. Un grande scoop, avranno pensato, sulla pelle di una persona evidentemente disperata.
Questa è la pietra tombale sul giornalismo italiano, un livello di schifo e disprezzo delle regole deontologiche che non ha eguali, commenta chi ha un po’ di senno.
Ed è vero. Siamo al tramonto del rispetto altrui.
La nota dell’ODG
Per fortuna la cosa non è passata inosservata e il Coordinamento per le pari opportunità dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha espresso in una nota il proprio sconcerto dopo le immagini trasmesse “in esclusiva” dal TG1: nonostante la mascherina e il capo coperto da un cappuccio, le immagini trasmesse dal Tg1 mostrano chiaramente il volto della donna.
E il commento del Garante della Privacy
Sul servizio del TG1 si è anche espresso il Garante della Privacy:
Le immagini si pongono in evidente contrasto con le disposizioni della normativa privacy – si legge – e delle regole deontologiche relative all’attività giornalistica, le quali – pur salvaguardando il diritto/dovere di informare la collettività su fatti di interesse pubblico – prescrivono agli operatori dell’informazione di astenersi dal pubblicare dettagli relativi alla sfera privata di una persona.
Nel caso odierno le immagini – peraltro registrate per altre finalità – non avrebbero dovuto essere trasmesse, in quanto lesive della dignità della donna, in un momento di particolare fragilità.
( Da GreenMe )
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO