lunedì 15 gennaio 2024

Gtv Amico Lago Comabbio ricorda gli eroi del lago

 


VARANO BORGHI ( Va )- Pillole di storia dall’archivio storico di GTV - perché se ne custodisca la memoria....

Anche Varano Borghi ha avuto i suoi “ANGELI DELLA VITA”

Era l’8 settembre 1943 quando il governo italiano stipulava un armistizio con gli anglo-americani, ma subito dopo la Wehrmacht invase l’Italia e anche qui iniziarono le esecuzioni di massa sia verso gli ebrei con brutalità sia verso tutti i civili sospettati di sostenere la resistenza partigiana: divisioni composte da persone crudeli, che si macchieranno dei primi eccidi di ebrei in varie località del Lago Maggiore.
Il 14 novembre 1943 il Partito Fascista Repubblicano pubblica un manifesto di 18 punti il settimo dei quali recitava “Gli appartenenti alla razza ebraica sono stranieri. Durante questa guerra appartengono a nazionalità nemica”.
Partendo da questo presupposto, i nazi-fascisti italiani offrirono la completa collaborazione ai nazisti nell’opera di deportazione degli ebrei italiani.
Da Roma furono deportati nell’ottobre del 1943 bel 1022 persone, da Cuneo 350, da Carpi 650, da Fossoli ben 2445 per non parlare dei 320 ebrei che furono fucilati in varie località …
Siamo alla fine di gennaio del 1944 la nostra zona fu ascritta nei registri del Partito Repubblicano Fascista “terra di deportazione dei due laghi”, in molti passarono sulla nostra terra per non tornare più. Non tutti però, perché tra gennaio e marzo del 1944 alcune persone di Varano Borghi con in testa il dott. Angelo Ponti operarono un miracolo per 2 famiglie ebree che, grazie ad alcuni nostri ex concittadini, sono riuscite a salvarsi...
Il dott. Angelo Ponti riuscì a far giungere a Varano B. da Milano, 2 famiglie di ebrei con due bambini ciascuna, in un primo momento le ospitò in un paio di locali al terzo piano della sua casa sopra la farmacia, poi aiutato da mio padre Ilario e con l’aiuto di un paio di uomini volenterosi, esperti di falegnameria fu sistemato il sotto-tetto dove furono nascoste queste persone e poterono sfuggir alla deportazione.
Mi pare doveroso ricordare questi “ANGELI DELLA VITA” onore al merito:
• Il dott. Angelo Ponti, già titolare dell’omonima Farmacia Ponti e proprietario dello stabile, che mise a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia per dare aiuto al prossimo..
• il sig Tamborini Ilario che ai tempi era responsabile del reparto di Filatura, ma con mansioni di controllo anche nella fabbrica tedesca che produceva pallottole per mitragliatrici sita dove ora sorge la BP Plast.
• Il sig. Giuschi Giuseppe che, pratico di falegnameria, (lavorava nella SIAI Marchetti di Vergiate nel reparto approntamento di armi belliche), si ingegnò con un suo collega ad approntare dei rudimentali rifugi in legno nel sotto-tetto dello stesso palazzo attorno ai camini, siamo in gennaio, (unico punto di riscaldamento in questi periodi di freddo), dove queste persone poterono vivere per qualche mese.
• La maestra Oliva Vittoria Irene che allora era capogruppo delle maestre della scuola elementare di Varano Borghi, col ruolo di Comandante della GIL – (Gioventù Italiana littorio) e, proprio perché Comandante della GIL, poteva liberamente fare da portavoce sulle mosse dei fascisti.
• Una sua collega la maestra Anna Maria Mangano, che con la sua vocina melodiosa (era solita cantare e scrivere canzoncine per gli alunni della scuola) e suo padre insegnante di Musica (abitavano con la famiglia proprio in questo palazzo), cantando e suonando il pianoforte a finestre spalancate comunicavano ai rifugiati nel sotto tetto, se stare zitti, se nascondersi ulteriormente o se era in arrivo qualcosa da mangiare.
• Il Sig. Gino Dal Pra, un vicino di casa nonché amico di mio padre, che riusciva a procurare il pane essendo molto amico anche del Sig. Provasoli titolare del forno, e che ritengo fosse anche lui al corrente di tutto.
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Ebbene forse proprio perché favoriti dal fatto di essere persone reputate al di sopra di ogni sospetto, i nazisti non si sono mai accorti di ciò che stava succedendo a loro insaputa.

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