mercoledì 13 dicembre 2023

EUTANASIA ASSISTITA DALL'ASL

 



TRIESTE -  Alla fine Anna ha vinto la sua battaglia. La 55enne triestina affetta da sclerosi multipla secondariamente progressiva, aveva chiesto di accedere al suicidio assistito in Italia. Una battaglia legale, portata avanti dall'associazione Luca Coscioni, lunga mesi. Poi lo scorso settembre il via libera. 

I medici dell'azienda sanitaria locale hanno dovuto individuare il farmaco letale che la donna si è auto-somministrata a casa sua, lo scorso 28 novembre. Anna, afferma l'associazione Luca Coscioni, è "la prima italiana ad aver completato la procedura prevista dalla Consulta con la sentenza Cappato, con l'assistenza diretta del Servizio sanitario nazionale". È la terza persona seguita dall'associazione ad accedere alla morte volontaria assistita in Italia, la quinta ad aver avuto il via libera. La prima in Friuli Venezia Giulia.

"il farmaco letale e la strumentazione sono stati forniti dal Ssn e un medico individuato dall'azienda sanitaria, su base volontaria, ha provveduto a supportare l'azione richiesta nell'ambito e con i limiti previsti dalla ordinanza cautelare pronunciata dal Tribunale di Trieste il 4 luglio, e quindi senza intervenire direttamente nella somministrazione del farmaco, azione che è rimasta di esclusiva spettanza della donna". 

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