CATANIA - Incarichi spartiti a tavolino tra figli, ex mogli, compagne e professionisti in carriera, in barba alla legge e al buonsenso. Tre progetti dell'assessorato regionale alla Sanità trascinano nella bufera giudiziaria tre medici e un funzionario amministrativo della sanità catanese.
Il volto più noto, se non altro per essere comparso nei manifesti elettorali 6x3 che tappezzano Catania, è quello dell'ex assessore comunale alla Viabilità Giuseppe Arcidiacono, recentemente autocandidato in Fratelli d'Italia alla carica di sindaco per le prossime elezioni del 28 maggio, e poi ritiratosi.
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