giovedì 22 dicembre 2022

Hasib giù dalla finestra per scappare dalle torture di un poliziotto

 


ROMA -HASIB OMEROVIC il 36enne rom precipitato dalla finestra del suo appartamento a Primavalle, lo scorso 25 luglio, è stato minacciato con un coltello, legato a una sedia e picchiato da un poliziotto per poi fuggire e cadere nel vuoto. Un gesto, quello della fuga, quasi disperato perché quella finestra aperta, era per Omerovic - sordomuto dalla nascita e in stato di forte sconvolgimento psichico - "una possibilità di salvezza".

 Forse l'unica via di uscita all'inferno vissuto nelle mani del suo aggressore. E in casa sua. Una violazione. Un abuso. Quell'agente di poliziaAndrea Pellegrini - è stato raggiunto da una misura cautelare agli arresti domiciliari.

Nei confronti di Pellegrini l'accusa è pesantissima, quella di tortura. Ma non è l'unico agente finito nei guai. Nel fascicolo, infatti, ci sono i nomi di altri 4 i poliziotti, anche loro indagati. Per loro l'accusa è quella di falso e depistaggio. Insieme a Pellegrini avrebbero "attestato il falso nell'annotazione di servizio redatta dopo l'attività eseguita". Hanno mentito. 

E sono proprio le accuse a colpire, dritte come un pugno allo stomaco. A Pellegrini, nel capo di imputazione, viene contestato di avere agito "con abuso dei poteri e in violazione della funzione, nel corso dell'attività volta all'identificazione" di Omerovic e con "il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia" e causato all'uomo, affetto da sordomutismo, "un verificabile trauma psichico, in virtù del quale precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente e minacciose in atto nei suoi confronti".( Da Roma Today )

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