venerdì 23 settembre 2022

Un prete poco prima delle elezioni

 


SONA ( Verona )- 

«lo stato di polizia delle lobby gay»Un mini-pamphlet distribuito fuori dalla chiesa.

Guardarsi dai partiti che promuovono il Ddl Zan veicolo di «uno stato di polizia in mano alle lobby omosessuali» che «ha inventato il reato di opinione, come facevano Hitler e Stalin», tale che «se una coppia omosessuale viene da me, prete, per essere sposata, riceve il mio no, mi denuncerà per il reato di discriminazione e io sarò punito con una grossa multa e col carcere».

È il monito che si legge in un mini-pamphlet distribuito di recente fuori dalla chiesa di Sona, intitolato «Pensieri e pensierini in vista delle elezioni politiche del 25 settembre». A parlare in prima persona è un prete, ma l’opuscolo non è firmato. Il parroco lì è don Giorgio Zampini, 53 anni, da 11 assegnato al paese e non nuovo a interventi simili. Ma di questo testo non rivendica la paternità, pur approvandolo: «È di un personaggio che non vuole sia detto il nome e che ha chiesto di distribuirlo fuori dalla chiesa. E io sono stato d’accordo», dice.

 il prete durante la pandemia è stato multato dal Comune per aver celebrato messa quando non era consentito.

«Non è nuovo a queste uscite», conferma il sindaco Gianluigi Mazzi, «ha posizioni precise e collocabili politicamente che già in passato ha espresso in occasione delle elezioni. Accetto che faccia le sue considerazioni, ma per il ruolo che ricopre non utilizzerei un documento di questa natura per fare propaganda. I ruoli vanno distinti: il parroco non faccia politica, il sindaco non si intrometta sugli aspetti di fede. Religione e credo cattolico non hanno colori politici»( Da L'Arena )

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