Togliere calorie vuol dire aggiungere anni di vita. E va ancora meglio se oltre a ridurre la quantità di cibo, si presta attenzione all’orario dei pasti.
E INOLTRE : bisognerebbe mangiare nelle fasi attive della giornata e astenersi dal cibo in quelle dedicate al riposo.
I vantaggi della combinazione tra timing e restrizione sono emersi on maniera evidente in una serie di esperimenti su centinaia di topi condotti per oltre quattro anni i cui risultati sono stati pubblicati su Science.
Come già osservato in una lunga serie di sperimentazioni sugli animali, la restrizione calorica anche in questo caso ha procurato alcuni cambiamenti positivi: un miglioramento della regolazione del glucosio, un abbassamento della pressione sanguigna e una riduzione dell’infiammazione.
Ma gli effetti sembrano ancora più profondi: man mano che un animale, essere umano compreso, invecchia, i geni associati all'infiammazione tendono a diventare più attivi, mentre i geni che aiutano a regolare il metabolismo diventano meno attivi.
Il nuovo studio dimostra che la restrizione calorica, specialmente se programmata in base alla fase di maggiore attività dei topi, contribuisce a compensare questi cambiamenti genetici tipici dell’invecchiamento. ( DA hd )
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