mercoledì 6 aprile 2022

UNA AL GIORNO -A PASQUA ANDIAMO SULLE ---- LOMBARDE !

 


Piramidi a gradoni con un inclinazione massima di 44 gradi e con un altezza che varia dai 40 ai 50 metri; attorno alla loro formazione aleggia un mistero. Queste colline, di cui ancora non si è determinata l’epoca esatta, sarebbero state modellate dall’uomo e utilizzate come siti astronomici e sacrali.

Sono state scoperte nel 2001 dall’architetto Vincenzo Di Gregorio grazie a un’ osservazione satellitare. Si trovano nella Val Curone, a circa 15 chilometri da Lecco e 40 da Milano in Lombardia e sono le cosiddette piramidi di Montevecchia, tre formazioni collinari con caratteristiche simili alle piramidi egizie della Piana di Giza.

Esse sono, infatti, posizionate nella maniera rettilinea che richiama l’ordine delle tre stelle centrali della costellazione di Orione, ovvero Alnitak, Alnilam e Mintaka, replicato proprio in Cheope, Chefren e Micerino, le piramidi nella Piana di Giza. Secondo l’architetto poi, seppur ricoperte di vegetazione che le fanno somigliare a delle colline, non vi è alcun dubbio che esse siano piramidi realizzate artificialmente operando l’asportazione di centinaia di tonnellate di roccia.

La prima è quella a sud e sulla sommità c’è uno spiazzo con cipressi mentre la terza è ricoperta da querce. Quella al centro, detta Belvedere Cereda, secondo il ricercatore, era un sito astronomico utilizzato dai Celti ancor prima dell’arrivo dei Romani (500 a.C.).

Ipotesi poi confermata dall’astronomo e astrofisico Adriano Gaspani. Le misurazioni hanno svelato che le piramidi erano appunto santuari utilizzati per determinare cicli lunari e le eclissi. Informazioni essenziali per le attività agricole di popolazioni antiche. ( Hd )

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