Esse sono, infatti, posizionate nella maniera rettilinea che richiama l’ordine delle tre stelle centrali della costellazione di Orione, ovvero Alnitak, Alnilam e Mintaka, replicato proprio in Cheope, Chefren e Micerino, le piramidi nella Piana di Giza. Secondo l’architetto poi, seppur ricoperte di vegetazione che le fanno somigliare a delle colline, non vi è alcun dubbio che esse siano piramidi realizzate artificialmente operando l’asportazione di centinaia di tonnellate di roccia.
La prima è quella a sud e sulla sommità c’è uno spiazzo con cipressi mentre la terza è ricoperta da querce. Quella al centro, detta Belvedere Cereda, secondo il ricercatore, era un sito astronomico utilizzato dai Celti ancor prima dell’arrivo dei Romani (500 a.C.).
Ipotesi poi confermata dall’astronomo e astrofisico Adriano Gaspani. Le misurazioni hanno svelato che le piramidi erano appunto santuari utilizzati per determinare cicli lunari e le eclissi. Informazioni essenziali per le attività agricole di popolazioni antiche. ( Hd )
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