TERAMO -“Il signor G.C., ex testimone di Geova, aveva intentato una causa contro l’ente giuridico della confessione lamentando che il provvedimento disciplinare di natura religiosa con cui era stato espulso dalla comunità religiosa fosse una violazione dei suoi diritti inviolabili e dovesse essere dichiarato nullo. Inoltre, contestava la scelta personale degli ex compagni di fede di limitare i loro contatti sociali con lui e chiedeva di essere risarcito economicamente.
il Giudice ha stabilito che non vi è stato alcun ostracismo né vi è alcun danno da risarcire ciò in armonia con i principi già fissati dalla Suprema Corte di Cassazione nella sentenza n. 9561/2017 .
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