Il dibattimento si aprirà per 63 persone il 18 novembre davanti alla sesta sezione penale del Tribunale. Tra le parti civili i Comuni di Milano e Gallarate, Amsa, Accam spa e Afol.
Dopo l’estate il giudice si pronuncerà sui cinque imputati che hanno chiesto la messa alla prova e su altri 27 che hanno presentato istanze di riti alternativi, tra patteggiamenti e processo in abbreviato.
Tra coloro che puntano a patteggiare, oltre al deputato azzurro Diego Sozzani, accusato di corruzione (al momento l'istanza non è stata presentata in quanto si sta cercando di concordare la pena con la Procura) ci sono le 11 persone che si sono già viste respingere l’istanza in fase di indagini preliminari dall’allora gip Maria Vicidomini, che aveva ritenuto incongrue le pene. Tra loro, c'è l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, ritenuto il presunto "burattinaio" del sistema: ha collaborato a lungo nell’inchiesta e avrebbe ricevuto il consenso dai pm per 4 anni e 10 mesi.( Da La Prealpina )
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