Ora uno studio del NBER -National Bureau of Economic Research americano ha analizzato l'effetto della norma nelle quattro più grandi città dov'è stata applicata: Philadelphia, San Francisco, Seattle e Oakland. I ricercatori riferiscono che a fronte di una tassa di un centesimo per oncia (28,4 ml) di bibita, il consumo totale si è ridotto mediamente di sole cinque calorie al giorno a testa. Andando per singole città, i dati rilevano che il declino statistico è totalmente dovuto alla riduzione del consumo delle bevande nella sola Philadelphia, mentre «non si riscontra nessun impatto nelle altre tre città». Resta allora solo il «beneficio» fiscale generato dalla tassa.
Ora, i grassi americani sono ancora grassi.
Esiste la maniera di tassare la sedentarietà?
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