giovedì 8 ottobre 2020

MORIRE PER UNA CANZONE !

 




Yahaya Sharif-Aminu, un cantante di 22 anni detenuto nella prigione di Kano, nello Stato di Kano, nel nord della Nigeria, potrebbe essere messo a morte in qualsiasi momento.

L’Alta corte della Shari’a lo ha condannato a morte per impiccagione per aver diffuso tramite WhatsApp una canzone considerata blasfema.

Personaggi influenti e leader religiosi stanno facendo pressioni sulle autorità affinché eseguano la condanna il prima possibile. Il 27  agosto, il governo dello Stato di Kano ha pubblicato sul suo sito ufficiale una dichiarazione secondo cui il governatore non avrebbe esitato a firmare il mandato di esecuzione di Yahaya Sharif-Aminu.

La pena di morte per blasfemia è prevista dalla shari’a, la legislazione islamica in vigore in molti degli stati settentrionali della Nigeria. Il governo centrale, tuttavia, è obbligato ai sensi del Patto internazionale sui diritti civili a limitare il ricorso alla pena capitale ai “reati più gravi” come l’omicidio intenzionale.

Le autorità dello stato nigeriano di Kanu devono annullare il giudizio di colpevolezza e la condanna all’impiccagione di Yahaya Sharif Aminu.


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