mercoledì 1 luglio 2020

PROPAGANDA SULLA PELLE DEI MORTI !

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi e spazio all'aperto



Buongiorno. Condivido con voi una storia personale, emblematica però del triste livello di inciviltà del nostro Paese. Domenica, come sapete, Salvini è stato à Codogno.
Non entro in un dibattito politico: sono convinta che ognuno abbia il diritto di votare e sostenere il partito che meglio lo rappresenta, ma credo anche che non si possa pretendere di zittire tutti coloro che la pensano diversamente.
Le mie figlie con alcuni amici erano in piazza con alcuni cartelloni (non volgari, non offensivi) per far presente che Codogno non è solo Lega. Sono state fotografate.
La foto è stata pubblicata sul sito dell'Ansa e via via su molti siti di informazione.
È stata anche postata da una senatrice leghista sui suoi profili social.
E lì si è scatenato l'inferno.
Le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise.
Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie. Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio.
Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di "sbatterle come tappeti".
E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti.
Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre (mio marito Alberto) si sfonda di canne nei centri sociali.
Vi allego il link al post dal profilo FB di una senatrice della Repubblica italiana, se avete la voglia e lo stomaco di leggere quello che oltre 1300 persone hanno avuto il coraggio di scrivere contro due ragazze giovanissime, che non hanno fatto nulla di male. https://www.facebook.com/FerreroRobertaLega/photos/a.306971083441346/758771888261261/?type=3
Io non mi rassegno. Siamo state dai Carabinieri e ora presenteremo una denuncia. Grazie per l'attenzione.》
Ora, sono certa che nessuno abbia il minimo dubbio che non si stia parlando di colore politico, ma di civiltà e violenza: si sta denigrando chi vuole portare un pensiero differente e lo si denigra non contestandone le idee ma offendendone la persona con ancora più violenza in quanto donna.
#ioperte non può stare a guardare senza parlarne, nell'intento di promuovere quantomeno un'opera di sensibilizzazione: non solo dispiace vedere come non si sia in grado di accettare posizioni diverse e in caso argomentare, ma siamo di fronte ormai all'insulto libero con aggravante del sessismo verso giovani donne, anche da parte di altre donne che con una banalità che ci spaventa si lasciano andare a commenti beceri ignorando che le parole hanno un peso.
#ioperte è vicina a queste giovani donne e alla loro famiglia, ed esprime tutto lo sdegno verso tali episodi gravissimi di violenza e ignoranza.
#violenzapsicologica #violenzafisica #violenzaassistita" Io per te. Ps: "Un abbraccio allora alle due ragazze, alla madre e al padre.
E ai 1300 galantuomini e gentildonne una raccomandazione: quelle cose che avete detto ripetetele in tribunale.
Perché stavolta v’ha detto male"

Postato da

Samanta La Sà Zarpellon



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