sabato 14 marzo 2020

RINGHIO SI RACCONTA !

Gennaro Gattuso (Ansa)

NAPOLI - Quotidiano .net riporta una intervista ai microfoni di Sky sport 24.
 E parte  dalla sua brillante carriera come giocatore. "La mia qualità principale in campo era quella di non mollare mai e di lottare sempre: due peculiarità che davano fiducia all'interno dello spogliatoio. Lavoravo sodo ogni giorno, anteponendo il pallone alla mia stessa persona anche perché sapevo di essere un privilegiato: avevo trasformato il sogno di quando ero bambino nel mio mestiere. Poi certo - continua Ringhio - non mi aspettavo di vincere due Champions League, un Mondiale e in generale di diventare uno degli uomini principali della storia del Milan: è la testimonianza che con la costanza e la coerenza si possono raggiungere tutte le mete". Si passa poi al Gattuso allenatore, in effetti per certi aspetti ancora poco conosciuto. "Voglio scrivere pagine importanti pure in questa nuova veste: più dei trofei mi interessa avere credibilità agli occhi dei miei ragazzi e per farlo ho scoperto che non basta essere stato un ottimo giocatore. Occorrono anche conoscenza e metodologia - continua il tecnico calabrese - oltre alla dote di imparare a gestire uno spogliatoi senza trattare tutti allo stesso modo, come avevo erroneamente fatto nei miei primi anni di carriera".



 C'è però una caratteristica di Gattuso che è rimasta immutata. "La grinta c'è sempre, ma in questa veste bisogna essere anche riflessivi, specialmente oggi che il mondo del calcio è cambiato: adesso si analizza ogni minimo dettaglio, dai propri allenamenti al lavoro degli avversari e all'intero di una società c'è un esercito di persone a cui l'allenatore deve dare conto, partendo dai calciatori fino ad arrivare a staff sempre più numerosi".

PASSAGGIO DI TESTIMONE - Il presente di Ringhio si chiama Napoli, realtà in cui è approdato ereditando la carica da un suo mentore. "Carlo Ancelotti è sempre stato un punto di riferimento, sia da giocatore sia da allenatore: tra di noi c'è grande rispetto. Non mi aspettavo la chiamata di De Laurentiis - ammette Gattuso - ma è stata motivo di grande orgoglio: sono in un uno dei migliori club del mondo e lavoro per essere ricordato per la mia serietà quando andrò via".
 GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO

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