giovedì 30 gennaio 2020

LILIANA SEGRE AL PARLAMENTO EUROPEO



BRUXELLES - "Anche oggi qualcuno non vuole guardare e anche adesso qualcuno dice che non è vero". Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre intervenendo al Parlamento europeo a Bruxelles, parlando della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Segre ha ricordato con le parole di Primo Levi "lo stupore per il male altrui", che "nessuno che è stato prigioniero" nel campo "ha mai potuto dimenticare".
L'antisemitismo e il razzismo ci sono "sempre stati, ci sono corsi e ricorsi storici": prima "non c'era il momento politico per poterli tirare fuori. Ma poi arrivano i momenti, in cui ci si volta dall'altra parte, in cui è più facile far finta di niente" e "tutti quelli che approfittano di questa situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti".
La parola razza ancora la sentiamo dire e per questo dobbiamo combattere questo razzismo strutturale, che c'è ancora" ha detto la senatrice..
"Ogni volta che leggiamo sul giornale notizie di violenze, sacrilegi, insulti noi dobbiamo considerarli rivolti a ciascuno di noi. 

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