martedì 3 settembre 2019

ODIARE TI COSTA


L’odio in rete ha i giorni contati. Diffamazioni, calunnie e minacce lanciate attraverso i post e i commenti dei social network ora hanno un nuovo avversario pronto a combatterle sia sul web, sia nella vita reale.
Nasce Odiare ti costa, un’iniziativa lanciata dall’associazione Tlon assieme allo studio legale Wildside di Cathy La Torre, avvocato bolognese e attivista lgbtq+, per perseguire in sede civile gli atteggiamenti da cyberbullo, leone da tastiera o troll che spesso portano a insulti gratuiti, minacce o auguri di morte sotto alcuni post.
Il recente caso di Carola Rackete ha visto la capitana della Sea Watch 3 diventare il bersaglio di insulti gratuiti e minacce pesantissime diffuse via web che si sono aggiunte a quelle pronunciate dalle persone al momento del suo sbarco a Lampedusa.


Lo studio legale Wildside e l’associazione Tlon hanno messo in piedi un gruppo di avvocati, filosofi, comunicatori, investigatori e informatici forensi che raccoglieranno le segnalazioni inviate all’indirizzo email odiareticosta@gmail.com da chi è stato diffamato, offeso o minacciato sui social.
Se il diritto di critica la libertà di opinione, la libertà di dissenso, anche aspro, duro, netto, schietto, sono diritti sacri e inviolabili, la diffamazione, l’ingiuria, la calunnia, l’offesa e la minaccia non lo sono. Sono delitti che arrecano danni che vanno risarciti. Fino a oggi le vittime di questi delitti sono state lasciate sole”, dichiara La Torre.
Lo studio legale e l’associazione invitano, chiunque sia vittima di questo tipo di atteggiamenti, a inviare una email di segnalazione riportando il link della conversazione. A quel punto il team dedicato farà scattare una richiesta di risarcimento per le offese ricevute.
“Criticare una donna per le sue posizioni politiche è un sacro diritto. Augurarle lo stupro è invece un delitto. Criticare una persona perché solidarizza con i migranti è un sacro diritto. Insultarla, accusarla senza prove di qualche crimine, calunniarla è invece un delitto. Criticare un omosessuale per le sue idee è un sacro diritto: insultarlo, offenderlo, ingiuriarlo, augurargli o promettergli violenza no. Quello è un delitto. È un danno. E si paga”, così Cathy La Torre spiega alcuni esempi di comportamenti scorretti frequenti in rete.

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