lunedì 9 settembre 2019

MIMMO LUCANO TORNA A RIACE !



Provato, amareggiato.ma tutt'altro che disposto a mollare, a piegarsi e a pensare che sul cosiddetto "Modello Riace", in tema di accoglienza di uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni, si possa mai calare del tutto il sipario.
Nella sua prima conferenza stampa a Riace, dopo 11 mesi di esilio, Lucano, nonostante il "disturbo" del suono a festa, ogni dieci minuti, delle campane della chiesa ("Il parroco del paese, ha detto Mimmo Lucano, lo sta facendo di proposito. Del resto lui alle ultime elezioni comunali ha votato per la lista della Lega.."), ha fermamente ribadito di essere "stato accusato e mandato sotto processo per reati che non ho affatto commesso. Su quanto successo a Riace pretendo sia faccia al più presto chiarezza. Pretendo anche risposte chiare. Qui a Riace è arrivato, negli ultimi dieci anni, il mondo intero tessendo lodi. Com'è possibile, allora, che a Riace sia stato compiuto quello che la Prefettura di Reggio Calabria e la magistratura hanno ipotizzato. Io con l'anima e il cuore ho cercato di non fare solo il semplice sindaco che si mette la fascia e basta ma di creare una realtà diversa, di far emergere, con accoglienza e ospitalità, un territorio fin troppo bistrattato e abbandonato dallo Stato da decenni". 

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