mercoledì 25 settembre 2019

CONSULTA :SUICIDIO ASSISTITO LECITO COME NEL CASO DEL DJ FABO ASSISTITO DA MARCO CAPPATO .



Non è sempre punibile chi aiuta al suicidio, hanno deciso i giudici della Corte Costituzionale dopo giorni di udienza. Sono passate le otto di sera quando arriva la decisione della Consulta  sul caso di Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, che rischiava fino a dodici anni di carcere per aver accompagnato Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo, il quarantenne milanese tetraplegico, in Svizzera a morire come chiedeva da anni dopo essersi ritrovato dopo un incidente imprigionato in un corpo come una prigione, completamente cieco.

La reazione è immediata: "Da oggi tutti più liberi,  anche quelli che non sono d'accordo", dice Cappato. 
La sentenza recita: "E' non punibile", a "determinate condizioni", chi "agevola l'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli".

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