CASTELLANZA ( VARESE )In pochi mesi ho avuto l’onore di presentare Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, per la seconda volta.
Sala piena a Castellanza con 150 persone e un silenzio assoluto.
“Sono persone come noi. Non chiamiamoli clandestini”. Lo avrà ripetuto decine di volte, come un mantra. Di tanti ricorda il nome e racconta le loro storie, parla degli abbracci, delle carezze, dei parti, ma anche delle ispezioni cadaveriche. “Sono il medico al mondo che ne ha fatte di più, ma non sono un eroe. Faccio solo il mio lavoro”.
Si resta ad ascoltarlo e le sue parole sono semi di umanità e cura. Per ognuno di noi, e forse ancora di più per tutti quelli che hanno un’idea diversa dell’accoglienza e del senso delle migrazioni
Grazie Pietro.
“Sono persone come noi. Non chiamiamoli clandestini”. Lo avrà ripetuto decine di volte, come un mantra. Di tanti ricorda il nome e racconta le loro storie, parla degli abbracci, delle carezze, dei parti, ma anche delle ispezioni cadaveriche. “Sono il medico al mondo che ne ha fatte di più, ma non sono un eroe. Faccio solo il mio lavoro”.
Si resta ad ascoltarlo e le sue parole sono semi di umanità e cura. Per ognuno di noi, e forse ancora di più per tutti quelli che hanno un’idea diversa dell’accoglienza e del senso delle migrazioni
Grazie Pietro.
(MARCO GIOVANNELLI - Direttore e Fondatore di Varesenews )
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