venerdì 26 ottobre 2018

FONDATA SUL LAVORO


  Massimo Gramellini ( Corriere della Sera )

La politica che usa le nostre tasse per dispensare elemosine invece che per aiutare le imprese a creare lavoro ha trovato ieri un ostacolo imprevisto negli operai del Terzo Valico. Costoro non avevano solamente uno stipendio. Avevano un impiego e - si potrà ancora dire? - una missione: completare l’infrastruttura che avrebbe avvicinato Genova a Milano. L’ineffabile Toninelli ha bloccato i fondi, in attesa dei risultati di un’analisi sui costi-benefici dell’opera. Gli operai avrebbero potuto infischiarsene. Con la perdita del posto avranno diritto al reddito di cittadinanza, rimettendoci nel cambio poche centinaia di euro, ampiamente recuperabili grazie ai proventi di un secondo lavoro in nero che nessuna amministrazione di questo Stato è in grado di scoraggiare. Invece gli scavatori del Terzo Valico hanno gridato in piazza il loro desiderio di guadagnarsi il pane faticando onestamente, perché non sopportano di passare per fannulloni. Si ribellano all’idea che al mondo possano esistere solo lavori senza stipendio o surrogati di stipendio senza lavoro. 

«Una vita in vacanza» è una canzonetta divertente, ma un falso mito. Il lavoro, oltre ai soldi, dà dignità e senso. In questo la vita è come la Costituzione: fondata sul lavoro. E quando quello scompare, la vacanza diventa una notte senza giorno. Anche se a finanziartela sono i politici. I quali, come l’omino di burro nel Paese dei Balocchi, prima o poi ti presenteranno il conto.

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