martedì 26 giugno 2018

ROBERTO BURIONI MEDICO

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Una notizia che mi spezza il cuore, di quelle che non vorrei mai leggere: una bimba - che ha proprio l'età di mia figlia Caterina Maria - stroncata da una meningite da meningococco di tipo C, morta in quattro ore. La meningite è una malattia terribile, difficile da diagnosticare perché si presenta in maniera simile ad infezioni innocue e precipita in brevissimo tempo; le cure sono poco efficaci, e un paziente su dieci pur trattato tempestivamente non si salva, e molti rimangono rovinati per la vita.
E per l'ennesima volta io sono costretto a ripetere che il modo migliore per liberarci dal meningococco C è vaccinare a tappeto tutti i bambini e gli adolescenti, con un vaccino sicurissimo ed estremamente efficace. Nel Regno Unito avevano tantissimi casi: nel 1999 hanno vaccinato a tappeto bambini e adolescenti (con un'adesione altissima, e senza obbligo) e la malattia è sparita. Avete capito bene: sparita. Non solo nei vaccinati, ma anche negli adulti che non erano stati vaccinati, a riprova che la vaccinazione del proprio figlio non è un atto di protezione individuale, ma un gesto di responsabilità sociale. E alla faccia di quei "medici che la pensano diversamente da me" che sostengono che la immunità di gregge non esiste.
Se tutti vaccinano i propri figli il germe smette di circolare e siamo al sicuro. Tutti, adulti e bambini.
Se qualcuno, ritenendo i vaccini inutili e poco efficaci, non vaccina e non si vaccina il meningococco C circola e qualcuno ci rimette la pelle.
A proposito: il vaccino contro il meningococco C non è tra i 10 obbligatori. Però salva la vita, a grandi e a piccini. Chissà se è tra quelli "che sono troppi"
Fonte del grafico, che indica i casi di meningite C per fascia di età in UK prima e dopo la campagna di vaccinazione.
S. Plotkin, Vaccines, 6th edizione. Pag 404.
ROBERTO BURIONI MEDICO 

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