MILANO-Le voting machine del referendum per l’autonomia dello scorso ottobre sono entrate nella bufera dopo che alcuni articoli di questi giorni hanno fatto emergere la loro difficoltà di riutilizzo ad uso didattico nelle scuole.
Si tratta di un punto centrale della campagna referendaria dello scorso anno, ovvero quando il presidente Roberto Maroni aveva garantito che la spesa di 24 milioni per l’acquisto delle voting machine sarebbe stata in realtà un investimento perché sarebbero rimaste a disposizione delle scuole per la didattica.
In realtà sono emerse alcune difficoltà nell’utilizzarle in questo senso proprio perché non si tratta di normali tablet e inoltre il sistema operativo richiede alcune modifiche per essere utilizzato..
E IO PAGO LA PROPAGANDA DELLA LEGA !
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO