domenica 9 aprile 2017

OCSE SU SANITA' ITALIA : SITUAZIONE SODDISFACENTE NONOSTANTE SI SPENDA POCO



L'Ocse propone una panoramica dell'assistenza in numerosi Paesi, anche oltreoceano. La situazione è simile con alti e bassi per quasi tutti quelli d'Europa, ma miglgiora molto andando agli antipodi con Canada e Giappone. Le maggiori criticità in Grecia 

IN ITALIA .L’Italia spende poco  per la Sanità e ha buoni risultati tra i paesi considerati ad alto reddito dall’Ocse.
CRITICITA'-La prima è la grande differenziazione dell’attività e dei risultati nell’assistenza a livello regionale. Come dato di esempio l’Ocse individua i tagli cesarei: per 1000 nati vivi a Crotone ne indica 116 e a Napoli 664. E l’Ocse, sia la variazione colpa di meccanismi sbagliati di gestione, sia per un bisogno insoddisfatto nelle Regioni meno efficienti, bolla la diversità con un giudizio secco: inefficiente e iniqua. E l’altro esempio che porta, stavolta non a livello regionale, è quello che giudica un eccessiva prescrizione da parte dei medici di antibiotici che pongono l’Italia nell’Ocse al 5° posto dei paesi con i volumi più elevati di  tali prescrizioni.  

Le altre quattro criticità sono tutte a livello di salute e assistenza. A partire dalla forte prevalenza di malattie croniche legata all’invecchiamento della popolazione e alla scarsità di assistenza a lungo termine (2% in Italia, fino al 4,5% in Olanda e Svizzera) per gli anziani più poveri. I numeri parlano da soli: i letti per questo tipo di assistenza in Italia erano 18,9 nel 2013, ma erano 49,7 in media nell’Ocse e addirittura 72,1 in Belgio. Le altre criticità segnalate sono gli alti tassi di obesità infantile (36%), tra i più elevati dell’Ocse e l’eccesso di aumento di giovani che iniziano a consumare alcool in età sempre più precoce  (nel 2002 a 15 anni erano il 37%, nel 2010 sono passati al 70%).

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