ROVIGO -La scelta dell'obiezione di coscienza da parte di due biologhe del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale di Trecenta (Rovigo) ha costretto l'Usl a fare altre due assunzioni, per garantire la continuità del servizio, che segue centinaia di coppie. Le due nuove biologhe, riferisce 'Il Gazzetino', sono state selezionate con un bando nel quale si precisava che l'obiezione costituiva "giusta causa di recesso dell'Azienda.
"Il nostro obiettivo - ha detto Compostella - è quello di assicurare la continuità dell'attività, anche perchè l'erogazione della procreazione medicalmente assistita rientra tra i Lea. E la figura del biologo è fondamentale".
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