Arenzano - Un libriccino di 56 pagine che aiuta l’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole sta provocando la reazione di alcuni genitori ed esponenti della destra nel Comune di Arenzano e in Regione. Matteo Rosso, medico e presidente della commissione Sanità in Regione Liguria, e Giacomo Robello, consigliere comunale di Arenzano hanno raccolto la denuncia di alcuni genitori che si sono detti preoccupati «per la distribuzione nelle classi quinte elementari e medie primarie dell’Istituto comprensivo di Arenzano di opuscoli di educazione sessuale», preannunciando «una richiesta di spiegazioni alla Asl che ha promosso l’iniziativa».
Secondo Rosso e Robello, la pubblicazione ha «toni e immagini più appropriate a un pubblico adulto che non a bambini di quinta elementare».Esempio :
«Si sa che i maschi hanno il pisello,
che ci tengono molto e lo trovano bello.
Che è fatto a forma di tubicino,
con 2 palline sotto, messe vicino.
Si sa che le femmine hanno la farfallina,
e ne sono gelose e la trovano carina.
E’ fatta un po’ a triangolino,
divisa a metà con in mezzo un buchino».
che ci tengono molto e lo trovano bello.
Che è fatto a forma di tubicino,
con 2 palline sotto, messe vicino.
Si sa che le femmine hanno la farfallina,
e ne sono gelose e la trovano carina.
E’ fatta un po’ a triangolino,
divisa a metà con in mezzo un buchino».
Il libro era stato già messo all’indice dalla Lega Nord circa un anno fa nel comune di Casina (Reggio Emilia).
La smentita è arrivata, oltre da alcuni genitori sui social, dall’Istituto Comprensivo: «Il percorso di Educazione all’Affettività e alla Sessualità – spiega la preside Iris Alemano - è sempre anticipato e condiviso in un incontro con genitori, docenti e personale dell’Asl, secondo un protocollo consolidato e assolutamente rispettoso delle scelte delle famiglie. In nessuna classe della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado sono cominciate le lezioni del progetto “L’avventura è… diventare grandi” né tantomeno è in uso un testo della Casa Editrice Fatatrac di cui sono apparsi alcuni stralci scattati non in ambito scolastico ed erroneamente attribuiti alla nostra attività didattica».
Replica anche il sindaco di Arenzano, Maria Luisa Biorci, ironizzando: «Sul banco degli imputati un libro edito da una casa editrice specializzata in libri per l’infanzia e con un titolo a dir poco inquietante: “Piselli e farfalline”! Il libro in questione, oltre ad essere un ottimo testo guida per gli insegnanti, in realtà non è libro in uso nella scuola e tutto questo polverone sembra, al solito, una scusa per fare polemica».( da Il secolo XIX )
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