martedì 24 gennaio 2017

PERCHE' SI MANGIA MENO PANE ?



Negli ultimi tre anni il consumo di pane si è ridotto del 32% facendo scivolare l'Italia in coda ai consumi rispetto agli altri principali Paesi comunitari.
Il fenomeno preoccupa l’Associazione Industriali Mugnai d’Italia (Italmopa) ed il Centro Informazione Farine che hanno commissionato alla Doxa una specifica indagine volta a fare emergere quali siano le convinzioni degli italiani dei confronti delle farine e dei prodotti da esse ottenuti. La ricerca, intitolata “Gli italiani e le farine”, è stata condotta su di un campione di 1.000 italiani ed ha messo in evidenza che il 42% degli intervistati nelle scelte relative al consumo di pane, pizza e prodotti dolciari, attinge informazioni dai programmi televisivi.
«Un dato – è emerso a Rimini – che mette in evidenza la forza, ma soprattutto la responsabilità, che i mezzi di comunicazione detengono oggi nei confronti di certi temi». Purtroppo però – puntualizza Ivano Vacondio presidente Italmopa - non sempre le informazioni sono corrette. E’ emblematico il fatto che ben il 55% degli intervistati associno la farina di frumento tenero alla pasta, che notoriamente è invece prodotta con le semole di frumento duro, e che il 65% ritenga che l’Italia importi una quantità rilevante di farina, nella realtà solo lo 0,2%, visto che l’importazione, 60% del fabbisogno di grano tenero e 40 % di frumento duro, riguarda il cereale integro e non ancora lavorato. 

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