venerdì 25 novembre 2016

" NUN TE REGGAE PIU'


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Il titolo dato alla lettera del sig . Marco Bazzano collegata alla campagna referendaria apparsa giorni fa su La prealpina , mi fa tornare in mente la mole di inutile lavoro volontario messo in campo da tanti italiani per ridurre i costi gli stipendi esagerati dei politici .
Infatti il 29 settembre 2011,proprio col motto NUN TE REGGAE PIU’ un gruppo di semplici cittadini senza nessun colore politico di partito , depositò presso la Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per limitare gli stipendi dei parlamentari e di tutti i dirigenti pubblici nominati dai politici od eletti dal popolo , alla media degli stipendi europei .
Tale proposta di legge popolare era composta di un solo articolo :
“ I parlamentari italiani eletti al Senato della Repubblica , alla Camera dei Deputati, il presidente del consiglio dei ministri,i presidenti , i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali  , i sindaci ,i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica ed equiparati , non debbono percepire ,a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vitae del potere reale di acquisto nell’Unione Europea , più della media aritmetica europea degli eletti degli altri Paesi per incarichi equivalenti “.


Io e tanti volontari della provincia di Varese e d’Italia facemmo stampare a nostre spese  moduli per la raccolta firme che portammo personalmente negli uffici comunali . Sempre a nostre spese facemmo stampare e distribuimmo porta a porta volantini informativi .
Alla data del 31 marzo 2012 ,ultimo giorno utile ,le firme raccolte e certificate furono oltre  119.000   , più del doppio delle 50.000 necessarie per portare in parlamento una legge di iniziativa popolare -
E’ stato calcolato che con l’applicazione di questa semplice ma efficace legge avremmo risparmiato circa 250 milioni di euro all’anno  contro i 50 milioni all’anno che si risparmierebbero con la vittoria del si al referendum del 4 dicembre  ( come certificato dalla Ragioneria dello Stato ) .
A questo punto una domanda sorge spontanea :perché il partito che con tanta veemenza vuole imporre un Senato di nominati  non ha rispettato la volontà popolare mettendo all’ordine del giorno del Parlamento questa legge od una analoga ?
Una indicazione c’era già ,bastava una chiara volontà politica .
Perché questa volontà è venuta meno ?



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