
Il titolo
dato alla lettera del sig . Marco Bazzano collegata alla campagna referendaria apparsa giorni fa su La prealpina , mi fa tornare in mente la mole di inutile lavoro volontario messo in campo da
tanti italiani per ridurre i costi gli stipendi esagerati dei politici .
Infatti il
29 settembre 2011,proprio col motto NUN TE REGGAE PIU’ un gruppo di semplici
cittadini senza nessun colore politico di partito , depositò presso la Corte di
Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per limitare gli
stipendi dei parlamentari e di tutti i dirigenti pubblici nominati dai politici
od eletti dal popolo , alla media degli stipendi europei .
Tale
proposta di legge popolare era composta di un solo articolo :
“ I
parlamentari italiani eletti al Senato della Repubblica , alla Camera dei Deputati,
il presidente del consiglio dei ministri,i presidenti , i consiglieri e gli
assessori regionali, provinciali e comunali
, i sindaci ,i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione
pubblica ed equiparati , non debbono percepire ,a titolo di emolumenti,
stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vitae del potere reale di
acquisto nell’Unione Europea , più della media aritmetica europea degli eletti
degli altri Paesi per incarichi equivalenti “.
Io e tanti
volontari della provincia di Varese e d’Italia facemmo stampare a nostre spese moduli per la raccolta firme che portammo
personalmente negli uffici comunali . Sempre a nostre spese facemmo stampare e
distribuimmo porta a porta volantini informativi .
Alla data
del 31 marzo 2012 ,ultimo giorno utile ,le firme raccolte e certificate furono oltre 119.000
, più del doppio delle 50.000 necessarie per portare in parlamento una
legge di iniziativa popolare -
E’ stato
calcolato che con l’applicazione di questa semplice ma efficace legge avremmo
risparmiato circa 250 milioni di euro all’anno
contro i 50 milioni all’anno che si risparmierebbero con la vittoria del
si al referendum del 4 dicembre ( come
certificato dalla Ragioneria dello Stato ) .
A questo
punto una domanda sorge spontanea :perché il partito che con tanta veemenza
vuole imporre un Senato di nominati non
ha rispettato la volontà popolare mettendo all’ordine del giorno del Parlamento
questa legge od una analoga ?
Una
indicazione c’era già ,bastava una chiara volontà politica .
Perché
questa volontà è venuta meno ?
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