A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico arriva
puntuale come un orologio svizzero la minaccia di cattedre vuote e di uso
massiccio di supplenti .
Ma questa volta , grazie alla trovata eufemisticamente
definita “ buona scuola” ,la situazione è molto, molto più seria che in passato
, in provincia di Varese come nel resto d’Italia .
E si corre il rischio di mettere letteralmente in ginocchio
intere scuole , specie quelle a dimensioni limitate –
Il problema nasce dal cosiddetto concorsone, che avrebbe
dovuto assegnare dall’inizio dell’anno scolastico decine di migliaia di
insegnanti in tutta Italia . Ma l’espletamento del concorso, se da una parte è
in forte ritardo , dall’altra ha decretato in anticipo una situazione kafkiana.
Infatti , nonostante le altisonanti dichiarazioni del
ministro Giannini, le prove orali e le valutazioni finali per gli insegnanti delle scuole elementari e
dell’infanzia presumibilmente si concluderanno a novembre per cui , sicuramente
, si dovrà ricorrere a supplenti .
Ed oltre al ritardo dell’espletamento dei concorsi c’è un
problema di numeri : i docenti ammessi alle prove orali sono in numero
notevolmente inferiore alle cattedre disponibili .
Sperando che tutti coloro che sono stati ammessi alla prova
orale la superino .
Comunque ad essere chiamati come supplenti non saranno
docenti “ idonei “ che abbiano magari ottenuto un punteggio inferiore a quello
di altri colleghi , ma insegnanti che non hanno superato il concorso , ovvero
inidonei :
C’è di che ridere , se a rimetterci non fosse il ministro,
ma docenti che hanno fatto sacrifici per laurearsi , alunni che si ritrovano
insegnanti precari .
Altro che buona scuola .
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