Il terremoto inglese induce
qualche riflessione anche chi è convinto europeista .E noi lo siamo .
Innanzitutto che cosa sia oggi l’Europa . E’ l’Europa dei
popoli o è l’Europa della finanza ? Il fatto che i cittadini percepiscano la
U.E come l’Europa dei tecnocrati e della finanza è reale od è una fantasia
derivata dalla propaganda dei cosiddetti euroscettici ? Tutti i dati stanno ad
indicare che purtroppo non viviamo
nell’Europa dei popoli .
E’ l’Europa delle diseguaglianze e non servono i populismi
per evidenziare quanto la sua politica economica sia imposta da gruppi
finanziari ai suoi stati membri per accrescerne il potere speculativo .
Da anni la crisi economica, stagnante al di là di qualche
imbonitore di turno, è l’occasione per attuare politiche di austerità volte ,
secondo i governanti, ad alimentare il miraggio della ripresa .
In realtà è la scusa per rastrellare ulteriori risorse a
scapito del sistema sociale ( come si chiamava prima di adottare la parola “
welfare “) ,riducendo le risorse alle classi sociali già deboli per immettere
nei mercati finanziari altri soldi e
quindi aumentare ricchezza e potere di chi ne ha .
Sarà una coincidenza, ma ogni volta che il presidente della
BCE annuncia nuova liquidità per le banche
penso a quanti ospedali sono stati chiusi, a quanti reparti ospedalieri
sono in dismissione grazie a leggi servizievoli dei governi …compreso il nostro
.
E’ questo ciò che vede e paga il popolo europeo , ed
italiano in particolare . E allora si comprende come ogni volta venga data la
parola al popolo , la maggioranza del popolo condanni tale politica . E
successo alla martoriata Grecia , è successo in Granbretagna .
Siamo sicuri che se si indicesse analogo referendum in
Italia, Francia , Spagna …non ci sarebbe un massiccio pronunciamento per l’Exit
? ( in Italia l’articolo 75 della Costituzione vieta di sottoporre a referendum
trattati internazionali ).
Ognuno può pensarla come vuole, ma in Granbretagnia c’è
stato un pronunciamento democratico .
Come rispondere a questa situazione ?
Riducendo gli spazi di partecipazione democratica ?
La riforma della Costituzione voluta dall’attuale governo va
in questa direzione . Il senato della Repubblica esisterà ancora, ma non sarà
più eletto dai cittadini a suffragio universale, ma i parlamentari saranno di
fatto nominati dal capo del governo /partito che aumenterà a dismisura il
proprio potere .
Altro esempio della paura che le classi politico/
finanziarie europee hanno per la trasparenza sono i trattati più o meno segreti che stanno venendo avanti (
e a galla ): TTIP e CETA.
Allora l’Inghilterra
ha fatto bene ad uscire dalla U.E.?
Questo fatto non ci fa gioire per nulla…anzi ! Ma il referendum inglese
ha evidenziato quanto sia nudo il re , grazie , comunque, a questa prova di
democrazia .
Ed allora i governanti devono governare l’Europa non
nell’interesse dei gruppi finanziari, ma per il bene del popolo onde realizzare
finalmente il sogno europeista di Altiero Spinelli .
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