
I SINDACI DEI COMUNI ATTORNO AL CEMENTIFICIO DI CARAVATE ( VA ) VOGLIONO TUTELARE LA SALUTE DEI
PROPRI AMMINISTRATI .
I sindaci dei comuni attorno al cementificio Colacem di Caravate si sono riuniti sotto l’egida del
Comitato Ambiente Verbano per esprimere
la propria volontà di tutelare la salute dei propri concittadini in riferimento
ad eventuali emissioni nocive che potrebbero
essere liberate dalla combustione del cementificio in oggetto .
A tale scopo hanno chiesto l’attuazione di un progetto porti ad una VIS ( Valutazione Impatto
Sanitario ) che chiarisca gli effetti sulla salute delle persone che vivono
attorno al cementificio . A tale iniziativa dovrebbero partecipare,oltre i Comuni, la Provincia, l’Ats Insubria
,l’Istituto dei Tumori di Milano, l’Istituto Mario Negri .
L’iniziativa è molto importante perché può chiarire , al di
là di ogni ipotesi , quale siano i reali effetti sulla salute derivati dalle
emissioni causate dall’incenerimento di
sostanze varie utilizzate per alimentare il forno .
Il medesimo problema si pone per il cementificio di Holcim
di Comabbio ( VA ) che brucia ,oltre al carbone
, anche solventi, fanghi derivati dalla depurazione, rifiuti urbani .
E’ auspicabile che i sindaci della zona avvertano la stessa
esigenza dei colleghi di Caravate, Cittiglio,Gemonio, Laveno,Brenta….
Tra l’altro l’associazione “ COMITATO 10 MARZO “ di Mercallo
ha organizzato l’8 di aprile un pubblico incontro in cui si è discusso anche le
tematiche riguardanti le emissioni del cementificio di Comabbio .
Una delle richieste emerse è stata appunto una indagine
epidemiologica gestita da istituti scientifici ,come per le emissioni del cementificio Colacem .
Peccato che l’assenza del sindaco e del consigliere delegato alla salute non abbia
consentito di interloquire con chi dovrebbe avere a cuore la salute dei propri
amministrati .
Comunque, ripetiamo, è auspicabile che i sindaci della zona del
lago di Comabbio e Monate seguano l’esempio dei colleghi della zona di Caravate .
Se da una parte è
fermamente auspicabile che il cementificio continui a lavorare ,
dall’altra i cittadini hanno il diritto di pretendere la tutela della propria
salute attraverso i canali istituzionali .
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