ho notato che grazie all'articolo-denuncia di Adriana Morlacchi su "La Provincia di Varese" del 15 e 16 c.m., e riportato sul web dall'Avv. Andrea Civati, la faccenda del "contrassegno invalidi" ha richiamato l'attenzione di molti Cittadini, che numerosi hanno letto e condiviso l'argomento. Mentre l'Assessore Sergio Ghiringhelli prima di interloquire sul profilo Facebook di Andrea Civati, ironizzare (anche se poi l'ha rimangiato), ferire e medicare, avrebbe dovuto leggere il mio precedente commento e rispondere o far rispondere dal suo collega Assessore Piatti alle domande che ho posto.
Avrebbe anche potuto fare qualche ricerca al riguardo su internet dove avrebbe constatato la difformità con la quale la normativa del dpr 151/2012 è stata applicata nei vari Comuni d'Italia (ad es. Verona o Besano che hanno invitato, singolarmente, i titolari per la sostituzione del contrassegno, oppure Arcisate che ha ritenuto che il contrassegno potesse essere sostituito alla sua scadenza (come la patente di guida) a meno che l'interessato non dovesse recarsi all'estero e i Vigili, dopo il 15.9.2015, hanno posto un biglietto di avviso sul parabrezza ma non la contravvenzione).
La sua frase "Nessuno è esente dall'osservanza delle leggi" meriterebbe un ampio discorso ma mi limito a far presente che le leggi sono soggette a varie forme di interpretazione, tra le quali: letterale, logica, restrittiva, estensiva, teleologica, ecc. La Polizia Locale di Varese ha voluto interpretarla nella forma restrittiva. Per quanto riguarda l'interpretazione teleologica "bisogna fare riferimento all'interpretazione del legislatore, cercando di cogliere le finalità politiche, economiche e sociali che la norma intende perseguire".
E' evidente pertanto, anche se non detto esplicitamente, che il D.P.R. 151/2012 - emanato dopo ben 14 anni - dallaRaccomandazione (sottolineo raccomandazione) del Consiglio dell'U.E. n. 98/376/CE) è rivolto principalmente ai titolari di contrassegno scaduto o in scadenza, oppure devono recarsi in altri Paesi della Comunità Europea o da questi in Italia. Mentre quelli non scaduti si sarebbero potuto benissimo sostituire alla loro scadenza.
Difatti la raccomandazione del Consiglio dell'U.E. sul contrassegno di parcheggio per disabili fu emanata, tra l'altro, soprattutto perché: a) vi fosse un modello comunitario uniforme di contrassegno di parcheggio per disabili; b) fosse facilitata l'accessibilità ai trasporti delle persone con ridotte capacità motorie e per spostarsi in modo autonomo in tutti i Paesi della C.E.; c) fosse riconosciuto da tutti gli Stati membri; d) contenesse caratteristiche di sicurezza per impedire la falsificazione o la contraffazione di detti contrassegni.
La Polizia Locale avrebbe, quindi, dovuto/potuto accertare la validità e l'autenticità del contrassegno presso il Comune che l'aveva rilasciato, come suggerito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e come hanno fatto e fanno tanti Comuni, e non sanzionare il titolare. Sanzione che il Comandante P.L. e gli Assessori Piatti e Ghiringhelli ritengono giusta ma che né il D.P.R. (composto di tre soli articoli, facilmente leggibili) né la Raccomandazione del Consiglio dellU.E. prevedono.
Chiudo col dulcis in fundo del Comandante della P.L. ".... questa non è una questione di competenza di quel Ministero (Infrastrutture e Trasporti). Noi ci atteniamo alla norma comunitaria.....". E di chi altri se non del Ministero che ha redatto il testo delle norme sancite dal D.P.R. 151/2012 ?
17 marzo 2016 Martino Pirone
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO