
Caro Direttore,
tiene banco in questi giorni (qualcuno sostiene fino alla prossima pioggia e poi ci si dimenticherà del problema, ma tant’è)la discussione sugli elevati e pericolosi livelli dell’inquinamento dell’aria che respiriamo (in particolare le polveri sottili)
tiene banco in questi giorni (qualcuno sostiene fino alla prossima pioggia e poi ci si dimenticherà del problema, ma tant’è)la discussione sugli elevati e pericolosi livelli dell’inquinamento dell’aria che respiriamo (in particolare le polveri sottili)
Servono i provvedimenti del blocco del traffico? Certo che servono, così come tutti gli altri provvedimenti, o meglio i “suggerimenti” come, quasi rassegnato, li definisce addirittura il Ministro dell’Ambiente.
È del tutto evidente che comunque servono interventi su larga scala e su un arco temporale maggiore che incidano sui comportamenti della popolazione. Quanti veicoli inquinanti, a partire dagli autobus urbani e non, circolano ancora sulle strade.?. Quanti camioncini? Quanti “bisonti della strada” ? Quanti impianti di riscaldamento a gasolio esistono ancora nonostante i programmi di riconversione con l’impiego del metano ? In quanti edifici, privati e pubblici si tengono le finestre aperte perchè per assicurare una decente temperatura in ogni locale , bisogna surriscaldare l’altra parte degli edifici?
Cerchiamo allora di capire innanzitutto chi, e come, deve rispettare e far rispettare le norme che sono già in vigore..
Personalmente, come ambientalista , vorrei suggerire alcune cose da fare, subito e nemmeno troppo costose, nè complicate:
1)Aumentare, sistematicamente,il verde nelle città. Non solo realizzando nuovi parchi, ma sistemando tutte le aree che potenzialmente possono accogliere essenze arboree o semplicemente dei prati (marciapiedi, spartitraffico,reliquati stradali, alberare i piazzali e i parcheggi) Basta con l’impiego del solo asfalto (e anche di materiali lapidei: avete visto come si sta diffondendo l’uso dei sassi al posto dell’erba e dei fiori nelle aiuole, giusto per risparmiare sulle spese di manutenzione, risparmi che poi si annullano nelle spese sanitarie..?)Il verde, tutto il verde, il fogliame degli alberi e delle siepi, l’erba dei prati fissano le polveri, che poi vengono rilasciate e disperse quando piove, a terra e non nell’aria
2) Quando non piove tutte le polveri, anche quelle già depositate sulle strade, vengono risollevate da terra, e rimesse in circolazione, nell’aria, praticamente ogni volta che passa un automezzo.
Perchè non provvedere al lavaggio sistematico delle strade, almeno una/due volta alla settimana, specialmente durante i periodi in cui mancano le precipitazioni? Lo si vede fare spesso nelle città del Nord Europa, più raramente, per non dire quasi ma,i man mano che si va verso Sud.. Oppure noi, ricchi Italiani, dobbiamo ispirarci al Terzo Mondo?
Ringrazio per l’ospitalità, augurando un miglior anno, anche sotto l’aspetto della qualità dell’aria
Personalmente, come ambientalista , vorrei suggerire alcune cose da fare, subito e nemmeno troppo costose, nè complicate:
1)Aumentare, sistematicamente,il verde nelle città. Non solo realizzando nuovi parchi, ma sistemando tutte le aree che potenzialmente possono accogliere essenze arboree o semplicemente dei prati (marciapiedi, spartitraffico,reliquati stradali, alberare i piazzali e i parcheggi) Basta con l’impiego del solo asfalto (e anche di materiali lapidei: avete visto come si sta diffondendo l’uso dei sassi al posto dell’erba e dei fiori nelle aiuole, giusto per risparmiare sulle spese di manutenzione, risparmi che poi si annullano nelle spese sanitarie..?)Il verde, tutto il verde, il fogliame degli alberi e delle siepi, l’erba dei prati fissano le polveri, che poi vengono rilasciate e disperse quando piove, a terra e non nell’aria
2) Quando non piove tutte le polveri, anche quelle già depositate sulle strade, vengono risollevate da terra, e rimesse in circolazione, nell’aria, praticamente ogni volta che passa un automezzo.
Perchè non provvedere al lavaggio sistematico delle strade, almeno una/due volta alla settimana, specialmente durante i periodi in cui mancano le precipitazioni? Lo si vede fare spesso nelle città del Nord Europa, più raramente, per non dire quasi ma,i man mano che si va verso Sud.. Oppure noi, ricchi Italiani, dobbiamo ispirarci al Terzo Mondo?
Ringrazio per l’ospitalità, augurando un miglior anno, anche sotto l’aspetto della qualità dell’aria
Emilio Magni
(già Presidente del circolo Legambiente di Gallarate)
(già Presidente del circolo Legambiente di Gallarate)
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