mercoledì 29 luglio 2015

CRAC DIVINA PROVVIDENZA -PD SALVA AZZOLLINI -

Parole da scolpire all'entrata del Senato. 
"Un politico che sia sospettato di far parte di un'associazione a delinquere [...] dovrebbe avere almeno il gusto, lo stile, di ritirarsi dalla politica e di scegliere un altro mestiere."
Enrico ‪#‎Berlinguer‬, Tribuna Politica, 15 dicembre 1981


'Aula del Senato dice "no" agli arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto. Hanno votato contro in 189, i sì sono stati 96 e 17 gli astenuti.

Palazzo Madama si è pronunciato sulla richiesta di arresto della procura di Trani di Azzollini per la vicenda del crac della casa di cura Divina Provvidenza. La giunta per le Immunità del Senato,presieduta da  Dario Stefano ( SEL ,) aveva proposto il sì all'arresto.


«Per non mettere in pericolo la maggioranza – dichiara la presidente del Gruppo Misto-SEL, Loredana De Petris – il Pd ha deciso di votare contro la richiesta di arresti domiciliari per il senatore Azzollini, stabilendo così il principio per cui la legge non è uguale per tutti».
L’aula del Senato ha respinto con 189 no, 96 sì e 17 astenuti la proposta della giunta delle immunità, favorevole alla richiesta della magistratura di Trani per gli arresti domiciliari dell’ex presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Antonio Azzollini, coinvolto nella vicenda della casa di cura Divina Provvidenza.
«La relazione del presidente della Giunta per le autorizzazioni Dario Stefàno – prosegue De Petris – era chiarissima, non lasciava adito a dubbi e infatti il Pd, in giunta, aveva votato senza esitazioni a favore. Le considerazioni che hanno spinto il Pd a cambiare parere sono sin troppo chiare: non hanno nulla a che vedere con la difesa di nobili princìpi. Spero solo che di fronte a questo vergognoso mercanteggiamento nessuno osi adoperare il garantismo come alibi».

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