Riceviamo e pubblichiamo questa interessante riflessione .
Spesso la Pubblica
Amministrazione viene condannata a risarcire danni arrecati a seguito di
errori, negligenze, abusi od altro
commessi da Dirigenti o Pubblici Amministratori, a tutti i livelli, o anche per
inadempienze da parte dei nostri Governanti per condanne della Commissione
Europea.
Generalmente si tratta di importi
considerevoli. Ma perché deve pagare sempre e soltanto il contribuente
italiano ? E’ mai possibile che tutti costoro debbano ricevere soltanto
super stipendi e innumerevoli privilegi senza dover mai rispondere in sede
civile del loro operato ?
Prendiamo l’ultimo caso
giudiziario, segnalato da tutta la
stampa nazionale, che riguarda un abuso subito da un giovane nel lontano 2001,
quando alla visita di leva dichiarò di essere omosessuale e per questo gli
venne sospesa e poi declassata la patente di guida.
Vero è che l’art. 128 del
Codice della Strada prevede che l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile
ed il Prefetto possono disporre la
revisione della patente ogni qual volta sorgano dubbi sulla persistenza
dei requisiti psico-fisici. Ma è altrettanto vero che tra i vari motivi
previsti dal Codice della Strada per disporre la revisione nessuno fa riferimento
alla sfera sessuale.
Chissà di quali disturbi
psichici era affetto l’Ufficiale medico militare che ebbe l’infelice idea di
segnalare all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile quel giovane perché
si era dichiarato omosessuale. E cosa
sarà mai passato per la mente del Funzionario della Motorizzazione che a
seguito di tale assurda segnalazione dispose l’accertamento di detti requisiti presso
la Commissione Medica Provinciale, e poi dei Membri di quella Commissione
medica per disporre il declassamento della patente di guida alla categoria
“limitata o speciale”, con limitazione della durata di validità ad un anno e
l’obbligo di sottoporsi ogni anno a visita medica di controllo ?
La Cassazione, riconoscendo
la colpevolezza di questi inaffidabili dipendenti pubblici, ed in più ritenuti
colpevoli del reato di omofobia, ha accolto il ricorso del giovane e ha
demandato alla Corte d’Appello di quantificare il nuovo risarcimento pecuniario
che i Ministeri dei Trasporti e della
Difesa devono corrispondergli, il cui importo sarà senz’altro molto più elevato
dei 20.000 Euro accordatigli dai Giudici
a seguito del ricorso dei due Ministeri contro la sentenza del Giudice
di primo grado che aveva disposto un indennizzo di 100.000 Euro.
Possiamo immaginare quanti altri danni possono aver fatto in
tutti questi anni quei pubblici funzionari per la loro ignoranza e
incompetenza. A quanto ammonterà ora il costo dei loro errori tra risarcimento
e varie spese processuali e legali, nonché per l’Avvocatura dello Stato ?
Certamente molte centinaia di migliaia di Euro e fors’anche più, tutto a carico dello Stato, e quindi del
contribuente.
Quando verrà varata una
legge che preveda la responsabilità civile per chi sbaglia, con addebito pecuniario
anche parziale, per errori, omissioni e abusi commessi da pubblici dipendenti
nell’esercizio delle loro funzioni ? In modo che non ricadano su tutta la
Collettività.
23 gennaio 2015
Martino Pirone
Comunque una legge del genere non vedrà mai la luce perché dovrebbe comprendere anche i Governanti, il Presidente del Consiglio e i Ministri, fino all'ultimo Consigliere di un comunello di 100 abitanti e i Giudici che, inspiegabilmente, fanno durare i processi tanti anni. E' di oggi la scandalosa notizia di una polizziotta che, al concorso di ammissione tenutosi ben OTTO anni fa, fu esclusa perché aveva un tatuaggio di una piccola farfalla ad una caviglia ed ora la Giustizia le da ragione e obbliga il Ministero dell'Interno ad ammetterla in ruolo e le deve corrispondere otto anni di stipendio. Una decisione che si poteva risolvere in pochi giorni e invece ci sono voluti otto anni e un costo di centinaia di migliaia di Euro che gravano sulle spalle di noi contribuenti. RENZI sveglia !!!
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