lunedì 20 ottobre 2014

CALO PREZZO MERCI, AUMENTO TASSE : ECCO LA SPIEGAZIONE



La diminuzione dei prezzi dovrebbe essere un buon segno per i consumatori ....se non fosse che...
Se non fosse che la diminuzione del prezzo delle patate, dell'insalata non significa aumento della produzione, ma diminuzione degli acquisti . Questa si chiama deflazione .
In realtà dietro la diminuzione del prezzo c'è tutto un sistema in sofferenza, dal produttore al consumatore, passando per i grossisti, i supermercati, i negozi...
Si rinuncia a riempire il carrello di frutta e verdura. Ci sono prodotti che presentano prezzi in calo sino al 15 per cento rispetto a un anno fa. Si va dai cavolfiori a meno 9,1 per cento sino al calo del 15,5 delle melanzane e al meno 4,6 delle fragole. 
La gente spende meno per gli alimenti vuoi per l'incertezza del posto di lavoro, vuoi per l'aumento delle tasse o tariffe:esempio lo smaltimento dei rifiuti che segnano un più 22,9 per cento o per il prezzo della benzina e del gasolio che, un anno fa erano rincarati tantissimo, nell’ordine del 18-21 per cento, e quest’anno calano di un nonnulla non compensando per nulla l’aumento di esborso. E questi costi pesano molto sui bilanci familiari .
E la TASI ?
E poi c'è l'aumento del costo del bene primario : la salute .
Analisi di sangue e urine che l’anno scorso erano saliti rispettivamente del 13,1 e 15,9 per cento e quest’anno non diminuiscono per niente.

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