sabato 13 settembre 2014

VARESE ( CITTA' che mantiene Mussolini cittadino onorario ) -Forzisti e leghisti hanno paura dei cipressi

Un continuo via vai di persone, Silvio Raffo che legge poesie, consiglieri comunali, gente che domanda incuriosita, persone che fotografano.
Questo è accaduto oggi al Cipresso 9, ormai leggendario come suo fratello Cipresso 1.
Il burgmaister non si è fatto vivo. In qualunque città del mondo, in qualunque stato, un sindaco sarebbe passato ad ascoltare un giovane di 25 anni che intraprende una così forte, e così pacifica e impolitica, iniziative per salvare il bene comune.
Ma sappiamo come è fatto il personaggio. Non c'è niente da fare. Non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Non lo dico io: lo dicono le firme più autorevoli del giornalismo locale.
Poco prima del tramonto, è passato anche Accetta Nera. Ma da lontano. Essendo passato a distanza senza aver visto il continuo flusso di persone (nemmeno io l'ho visto, ma tutti me lo hanno confermato), domani dirà che c'erano quattro gatti. Come accadde per il primo presidio: i vigili, messi all'opera su un'auto per passare più volte davanti al portone di palazzo Estense, videro solo le persone sulla strada, e non le altre. E dissero che eravamo 15. In verità eravamo 35, più i giornalisti.



Michele lo ha anche chiamato, dall'albero: "Buonasera assessore, venga". Ha tirato dritto senza una piega. Chissà, forse Accetta Nera sogna un selfie con un piede su un tronco tranciato, come facevano certi cacciatori che, in preda a dieci orgasmi omicidari, posavano un piede sulla loro preda da poco assassinata: un leone, un rinoceronte, un ippopotamo. Il suo momento di gloria...
Ma in che mani siamo, in che mani siamo finiti?
Fortuna che ci sono giovani come Michele che svegliano le coscienze assopite, o rassegnate, o sfiduciate, e che interrogano anche la coscienza dele persone che hanno votato disinteressatamente per costoro, al di fuori della tentacolare rete clientelare che è stata costruita nella città e non immerse nel bagno ideologico in cui sguazzano i forzisti e i leghisti doc, insieme con i loro alleati.( Valerio Crugnola )

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