Giornata della memoria.
Ad
Elie Wiesel - classe 1928 - scrittore statunitense di cultura ebraica,
sopravvissuto all’olocausto, attivo di una sessantina di libri, medaglia d’oro
del congresso degli Stati Uniti del 1985 e premio Nobel per la pace nel 1986,
medaglia presidenziale della libertà da George W. Bush nel 1992, fu posta da
Alessandra Farkas, corrispondente del Corsera, la seguente domanda: “Il mondo
ha imparato la lezione di Auschwitz ?”
La risposta fu: “Posi questa stessa domanda durante un intervento di
fronte all’assemblea ONU, nel 2000. La
risposta è NO. Come si spiegherebbe
altrimenti Cambogia, Bosnia, Ruanda, Kosovo, Sudan e Siria?”.
La risposta continua
ad essere NO ! Come fare affinché il No
possa divenire SI’ ?
Dare
valore alla memoria.
Ognuno di noi ha
l’obbligo morale di conoscere la storia e le vere responsabilità dei regimi
fascista, nazista e bolscevico.
Ognuno di noi, la scuola, la famiglia, i
responsabili religiosi, i rappresentanti politici devono impegnarsi a
combattere l’odio, la violenza, il razzismo, l’antisemitismo, l’indifferenza,
l’ingiustizia attraverso anticorpi.
Il primo anticorpo deve essere il
riconoscimento del rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle
libertà fondamentali.
Il passato insegna il futuro. La memoria e la storia devono farci compagnia
fino all’ultimo anelito di vita per poter lasciare in eredità la consapevolezza
di (ancora Wiesel) “santificare la vita, non la morte, esortando a vivere
meglio e più moralmente. Il mio dilemma, la mattina quando mi alzo, è trovare
qualcosa che giustifichi la mia fede nel futuro”.
A testimonianza di voler tener viva la
MEMORIA invitiamo i Cittadini tutti ad accendere nella propria abitazione il 27 gennaio un lumino da esporre sulla
propria finestra.
Arcisate, 25 gennaio
2014
Antonio
Costantino e Martino Pirone
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