Dicevano di aver affrontato il problema e di averlo
risolto,ma siamo punto a capo ! Avevano tentato di tranquillizzare i pazienti
ed invece i pazienti sono meno tranquilli di prima .
Non solo ma il
rischio del posteggio dei pazienti
presso il barellificio del pronto
soccorso dell’ospedale di Circolo è prevedibilmente destinato ad aumentare con il nuovo taglio di
posti letto .
Avevano appena proclamato la fine dello stato di emergenza
che i fatti si sono dimostrati più realisti delle buone intenzioni .
Se non bastasse, arriva la comunicazione della riduzione di
decine di posti letto ,in un momento in cui i mali di stagione ed una
organizzazione sanitaria deficitaria costringe i cittadini ad incrementare il ricorso alle cure dei sanitari ospedalieri .
Che senso ha recuperare qualche posto letto per poi
tagliarne decine ?
C’è qualcosa che sfugge alla umana comprensione .
Il tentativo poi di
addossare la colpa alle ferie dei lavoratori è per lo meno poco credibile .
E’ il solito vizio italico di prendersi meriti ed addossare
agli altri la situazione negativa di qualcosa che ricade sotto la propria
responsabilità .
E la responsabilità di far funzionare una struttura
sanitaria è interamente in capo alla sua direzione . A meno di essere in
presenza di scioperi ( ed il personale senza rinnovo contrattuale da anni
avrebbe ragione da vendere per attuarlo ! ) la programmazione spetta a chi è
pagato per farla in modo ottimale .
Di fronte all’incerta ( o certa ? ) prospettiva circa il
funzionamento del pronto soccorso abbiamo una direzione politica regionale che tiene conferenze circa un fantomatico
piano sanitario regionale , che ci era stato promesso per la fine dell’anno ,
ma che è ancora nella fantasia dei singoli componenti della articolata
maggioranza che governa la Regione .
E grazie a loro i pazienti devono continuare a pazientare
per ottenere un diritto garantito dalla Costituzione.
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