PRATO-ESSERI UMANI BRUCIATI VIVI COME ALLA THYSSEN

E’ di sette morti ,per ora ,il bilancio dell’incendio che a Prato ha distrutto il capannone/ dormitorio /lager  di una ditta cinese . Sette persone bruciate vive come alla Thyssen di Torino .La tragedia si ripete , come si ripete la riaccensione dei fari su qualcosa che spaventa non tanto per l’evento ( morti sul lavoro ) ma per le sue dimensioni . Un " solo " morto sul lavoro in una fabbrica, in un cantiere, in un campo …non fa notizia , ma sette vite umane arse vive  in una volta sola nel medesimo posto hanno ancora l’onore della cronaca . Si sono presentati sul luogo della tragedia sia il sindaco sia  il presidente della Regione :ognuno ha espresso le proprie considerazioni .

Sarebbe utile che costoro si presentassero davanti, dentro i capannoni prima di questo ulteriore omicidio di massa , non dopo , a beneficio delle telecamere .

Se loro fossero impediti in quanto in tutt’altre faccende affaccendati , ci mandino i vigili urbani, gli ispettori del lavoro delle ASL .

Dimenticavamo che questi signori appartengono ai partiti che hanno decretato per legge la diminuzione dei controlli circa le condizioni di lavoro bloccando la sostituzione del personale andato in quiescenza e proibendo gli straordinari .

Per la mia attività di ex responsabile ASL per il settore Tutela della salute nei Luoghi di Lavoro ho visto dal di dentro le condizioni di vita e di lavoro dei nuovi schiavi del terzo millennio :condizioni disumane riscontrate anche nella mia provincia .

Onestamente , stante la mancanza della applicazione di  qualsiasi norma di sicurezza , mi attendevo da tempo un accadimento come quello di Prato : ed infatti è successo .

Passato il momentaneo sgomento tutto continuerà come prima, peggio di prima, in un mondo di superficialità ed ipocrisia di circostanza .

Oggi cordoglio per questa tragedia, ancora una volta denuncia contro chi non fa nulla per arginarla .