giovedì 7 novembre 2013

"MIA MAMMA MORTA SULLA BARELLA " DOPO 3 GIORNI DI PRONTO SOCCORSO OSPEDALE DI VARESE

Così titolava stamani la prima pagina de LA Prealpina : una ennesima , degradante situazione sanitaria lombarda .
Così denunciava pubblicamente  la signora Vanna Carinci , che ha dovuto trascorrere tre giorni al pronto soccorso dell'ospedale di Circolo di Varese . Infatti la madre di 90 anni " è rimasta in pronto soccorso per tre giorni distesa sul lettino -barella senza mai più  essere nè seduta nè alzata ,... lasciata in un openspace sempre illuminato a giorno ...davanti alle barelle un via vai di gente che passa per andare a fare radiografie...sono passati davanti  anche bambini "...
E' questo un posto civile ?
Ancora una volta la testimonianza di chi ha assistito impotente alla ricelebrazione della messa in scena del dramma della sanità varesina ci assicura, purtroppo che , nonostante i proclami ,nulla di concreto è stato attuato .Con quale animo i dirigenti sanitari provinciali e regionali possono accettare una cosa simile ? Con quale animo il dirigente regionale, che fino a ieri era a capo dell'ospedale chiede una relazione circa il fatto che una donna di 90 anni abbia dovuto terminare la sua vita terrena sostando per tre giorni immobile su di una barella del pronto soccorso ? Ai suoi tempi questo non succedeva ? 
" Non posso non pensare che in ospedale non abbiano una programmazione ..." scrive la signora Carinci . In realtà sembra proprio che non esista , nonostante da mesi ,. da anni il problema del pronto soccorso si ripresenti in tutta sua crudezza . " Se lo sanno il comportamento è veramente indecoroso e poco professionale "


Queste parole sono un pesante atto d'accusa nei confronti di chi deve programmare al meglio la presenza dei pazienti in ospedale .
La situazione sopportata con impotenza fa pensare a posteriori che sarebbe stato meglio " portarla via il primo giorno e cercare un posto letto in un reparto di un altro ospedale o in una clinica privata"  .La condizione in cui è cronicamente precipitata la sanità varesina costringe i pazienti a rivolgersi alle cliniche private , convenzionate o non convenzionate . Tra uno scandalo regionale e l'altro, sanitario e non sanitario, si è raggiunto il risultato che quasi vent'anni di gestione Lega-PDL costringe la gente a voltare le spalle alla sanità pubblica . Ed è ciò cui miravano in modo non troppo velato , accreditando tantissime strutture sanitarie private .
L'assessore Mantovani questa estate ha dichiarato che un buon direttore deve affrontare le situazioni di emergenza senza creare disagio ai pazienti.
E a Varese siamo di fronte ad una emergenza cronica senza soluzione di continuità . 
Qualcuno abbia il coraggio e prenda atto del fallimento dell'incarico che una dirigenza lombarda lottizzata gli ha affidato .
Possibile che nessuno si dimetta ?
Già, siamo in Italia e da noi si dimettono solo le tedesche .



 Dott. Andrea Bagaglio

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