Caro Direttore,
finirà che qualcuno scambierà il tuo giornale per lo “psichiatric help” dei Peanuts, ma una volta l’anno mi permetto di scriverti da padre in difficoltà.
Se ricordi ti scrissi al tempo del vostro Festival del Giornalismo on line, quando organizzaste quello splendido lavoro con gli studenti; ero entusiasta. Oggi le cose stanno diversamente.
Succede che a Febbraio la figlia grande ha votato, per la prima volta e con grande emozione.
Non ti nascondo che gli austeri genitori hanno garbatamente ma chiaramente espresso il proprio orientamento alla pargola e che, incredibile a dirsi, la stessa ha scelto di apporre la crocetta là dove diceva il nostro cuore.
Ebbene, mi dirai, dov’è il problema? Nel fatto che pochi giorni orsono la nostra eroina ci ha affrontati a muso duro e ci ha schiettamente informati del suo pentimento:” ho fatto male a votare PD, ho sbagliato e me ne pento!!!”.
Ma il peggio è che a questa, già in sé dura affermazione, la dannata ragazza ha aggiunto anche numerose puntualizzazioni: abbiamo fatto un casino con l’elezione del Presidente della Repubblica, siamo al governo con quello che veniva indicato come il MaleAssoluto, ci compriamo gli Aerei da guerra spendendo denaro che avremmo potuto molto meglio utilizzare, abbiamo abolito l’IMU facendo un favore ai ricchi e mettendo in crisi le finanze pubbliche, ci scopriamo ora difensori della legittimità chiedendo l’esclusione dalla Politica dell’avversario quando non abbiamo fatto nulla per vent’anni e alla fine siamo ambigui anche in questo.
Insomma, una vagonata di amarezza e di disillusione che ci ha gettati in uno sconforto profondo.
In verità abbiamo anche tentato la carta della saggezza, dello spiegare che la Politica è arte del compromesso, che occorre guardare al possibile e realizzabile e non sognare l’utopia, usando tutte le argomentazioni che l’età e l’esperienza dettano in casi simili.
Ma ci siamo sentiti come una squadra di catenacciari opposta alla Nazionale Olandese del calcio totale, degli inetti votati solo al “primo non prenderle” ed incapaci di un minimo di coerenza e di propensione al costruire.
Il colpo di grazia poi, perché la maledetta evidentemente ha anche studiato, è stato sentirci dire che, in ultima analisi, quelli del PD sono solo dei Democristiani.
Anche qui argomentando, con il rimando a Primarie aperte e/o chiuse, a congressi attesi e mai giunti, a dimissioni sempre troppo tardive, alle”correnti”, al “dì qualcosa di sinistra…”.
Tu puoi capire quali corde profonde tocchi un tema del genere, sai bene di un gran numero di giovani che un tempo chiedevano solo di non dover “morire democristiani”; eccoci qua, come nel Gioco dell’Oca, a tornare al punto di partenza.
Siamo andati ad ascoltarci la canzone “I Borghesi” di Giorgio Gaber; ma lo sai che vista dalla parte dei genitori è un pochino meno divertente? Prova anche tu, ci dirai…
Caro Direttore, “il gioco si fa peso e tetro” ed a noi non resta altro da fare che chiedere un tuo parere, un conforto.
In alternativa puoi unirti a noi, pensiamo di trovarci tutti i giovedì sera, in luogo da definirsi, per formare un gruppo di autoaiuto…
Un caro e mesto saluto.
finirà che qualcuno scambierà il tuo giornale per lo “psichiatric help” dei Peanuts, ma una volta l’anno mi permetto di scriverti da padre in difficoltà.
Se ricordi ti scrissi al tempo del vostro Festival del Giornalismo on line, quando organizzaste quello splendido lavoro con gli studenti; ero entusiasta. Oggi le cose stanno diversamente.
Succede che a Febbraio la figlia grande ha votato, per la prima volta e con grande emozione.
Non ti nascondo che gli austeri genitori hanno garbatamente ma chiaramente espresso il proprio orientamento alla pargola e che, incredibile a dirsi, la stessa ha scelto di apporre la crocetta là dove diceva il nostro cuore.
Ebbene, mi dirai, dov’è il problema? Nel fatto che pochi giorni orsono la nostra eroina ci ha affrontati a muso duro e ci ha schiettamente informati del suo pentimento:” ho fatto male a votare PD, ho sbagliato e me ne pento!!!”.
Ma il peggio è che a questa, già in sé dura affermazione, la dannata ragazza ha aggiunto anche numerose puntualizzazioni: abbiamo fatto un casino con l’elezione del Presidente della Repubblica, siamo al governo con quello che veniva indicato come il MaleAssoluto, ci compriamo gli Aerei da guerra spendendo denaro che avremmo potuto molto meglio utilizzare, abbiamo abolito l’IMU facendo un favore ai ricchi e mettendo in crisi le finanze pubbliche, ci scopriamo ora difensori della legittimità chiedendo l’esclusione dalla Politica dell’avversario quando non abbiamo fatto nulla per vent’anni e alla fine siamo ambigui anche in questo.
Insomma, una vagonata di amarezza e di disillusione che ci ha gettati in uno sconforto profondo.
In verità abbiamo anche tentato la carta della saggezza, dello spiegare che la Politica è arte del compromesso, che occorre guardare al possibile e realizzabile e non sognare l’utopia, usando tutte le argomentazioni che l’età e l’esperienza dettano in casi simili.
Ma ci siamo sentiti come una squadra di catenacciari opposta alla Nazionale Olandese del calcio totale, degli inetti votati solo al “primo non prenderle” ed incapaci di un minimo di coerenza e di propensione al costruire.
Il colpo di grazia poi, perché la maledetta evidentemente ha anche studiato, è stato sentirci dire che, in ultima analisi, quelli del PD sono solo dei Democristiani.
Anche qui argomentando, con il rimando a Primarie aperte e/o chiuse, a congressi attesi e mai giunti, a dimissioni sempre troppo tardive, alle”correnti”, al “dì qualcosa di sinistra…”.
Tu puoi capire quali corde profonde tocchi un tema del genere, sai bene di un gran numero di giovani che un tempo chiedevano solo di non dover “morire democristiani”; eccoci qua, come nel Gioco dell’Oca, a tornare al punto di partenza.
Siamo andati ad ascoltarci la canzone “I Borghesi” di Giorgio Gaber; ma lo sai che vista dalla parte dei genitori è un pochino meno divertente? Prova anche tu, ci dirai…
Caro Direttore, “il gioco si fa peso e tetro” ed a noi non resta altro da fare che chiedere un tuo parere, un conforto.
In alternativa puoi unirti a noi, pensiamo di trovarci tutti i giovedì sera, in luogo da definirsi, per formare un gruppo di autoaiuto…
Un caro e mesto saluto.
10/09/2013
Un Papà in crisi ( da VN )
IO non ho corso questo rischio , sono di sinistra e non ho votato PD ( A.B )
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