7/9/2013 - "L'articolo 18 è un simbolo che riguarda poche persone". Matteo Renzi Modena .
Non è possibile una simile idiozia !
Siamo orgogliosi di essere andati in piazza a raccogliere firme contro la sciagurata manomissione dell'art.18
L'articolo 18 ha rappresentato in molti casi uno strumento di difesa sostanziale, in moltissimi casi un deterrente a licenziamenti senza giusta causa. Il suo indebolimento, in particolare per i licenziamenti "economici", ad opera della Riforma Fornero,( PD-PDL ) trasforma concettualmente il lavoro da diritto costituzionalmente garantito in merce. Ora tu puoi licenziare semplicemente se ti conviene, se aumenti i profitti. Questa inciviltà ha prodotto, all'indomani dell'approvazione della Riforma, un'impennata di licenziamenti, nessuna nuova assunzione, nessun investimento dall'estero, che sarebbe dovuto giungere, a detta di Monti e Fornero, grazie al messaggio di un lavoro meno rigido. Oggi otto milioni di persone, otto milioni di famiglie, quei "pochi", a detta di Renzi, sono meno sicuri, più deboli, più esposti a prepotenze e ricatti. Certo, l'articolo 18 non ' è la soluzione per tutti i problemi del lavoro. Tanti precari o disoccupati pagherebbero per avere un lavoro anche senza articolo 18. Ma questo non autorizza chi vuol guidare un Paese a sbeffeggiare un caposaldo della civiltà del lavoro. Abbassare le tutele, togliere diritti e dignità a chi ne ha ancora un po', non aiuterà chi sta peggio, anzi peggiorerà la situazione per tutti, come sempre avvenuto nella storia. Vergogna a quella politica che racconta queste bugie, che inganna i giovani, che suscita la guerra tra poveri. E vergogna chi non combatte e non denuncia con fermezza questi inganni e gli orribili personaggi che li raccontano.
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