Le zecche ,come tutti sanno , si aggrappano agli animali e all'uomo cui succhiano il sangue .
Le zecche sono vettori di diverse malattie, sia dell'uomo che degli animali.
- La piroplasmosi, o babesiosi, è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi invadendoli e distruggendoli provocando ittero, febbre ed emoglobinuria. Rari casi di infezione umana sono stati segnalati nel nord-est degli Stati Uniti d'America e nell'Europa settentrionale.
- La rickettsiosi, o febbre bottonosa, il cui agente è Rickettsia conori e il cui vettore è la zecca del cane Rhipicephalus sanguineus appartenente alla famiglia degli Ixodidae. Questa malattia provoca febbre, cefalea, artralgia ed una tipica eruzione esantematica localizzata sugli arti e sul tronco.
- la malattia di Lyme (o morbo di Lyme o Borreliosi), della quale è stato descritto il primo caso italiano nel 1985,
- l'encefalite trasmessa da zecche (o TBE),
- la febbre Q e
- la tularemia.
Metodo d'estrazione
- Non applicare olio, petrolio, vaselina, trielina, benzina, ammoniaca, alcol, acetone o acidi, sostanze che, benché purtroppo spesso utilizzate, inducono un riflesso di rigurgito da parte della zecca con aumento esponenziale del rischio d'infezione.
- Afferrare la zecca nel punto più vicino possibile alla cute (esistono pinze specifiche in farmacia, ma anche delle comuni pinzette, possibilmente a punta sottile, possono andare bene. Esistono in commercio nei negozi specializzati delle penne con un laccio alla punta molto efficaci) per evitare la frattura dell'apparato boccale, avendo cura di non afferrarla per il corpo al fine di evitare il cosiddetto "effetto siringa".
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