In provincia di Varese il sindaco di Lavena Ponte Tresa ha
fatto proseliti , da quando, alla fine del 2011 fece installare i cassoni vuoti,di color arancione ,
destinati di volta in volta a contenere un autovelox mobile .
Questi “autovelox ad indovinello” stanno spopolando con una
fortuna davvero inaspettata . La trovata ci ricorda quella del sindaco di
Castelgomberto ( Vicenza ) che aveva fatto installare nei tratti stradali
pericolosi sagome di vigili urbani a
grandezza naturale.
E sono arrivati a Sesto Calende ,e con essi la inevitabile
polemica .
Il fatto non ha risparmiato il sottoscritto, strenuo
oppositore di autovelox –arraffasoldi :infatti sono stato oggetto di telefonate
da parte di alcuni conoscenti che volevano la mia opinione in merito .
Personalmente ho sempre scritto che la stragrande maggioranza
dei sindaci , al di là dei proclami, considerano ormai questi rilevatori di
velocità non un deterrente ,ma un prezioso strumento per rimpinguare le casse
comunali .
Per quanto riguarda Sesto Calende bisogna dare atto all’amministrazione
comunale dell’impegno che ha portato alla sostituzione dei semafori presenti
sul Sempione con rotonde : ed il risultato s’è visto con la pressoché totale
assenza di code di automobili .
Ho sempre sostenuto che , una volta fatta questa operazione
, nei punti più pericolosi possano essere collocati gli autovelox, con una
raccomandazione però : che non si multi
un’auto che transiti a 56 km / ora , come purtroppo è avvenuto altrove .
Anche perché qualcuno deve dimostrare quale pericolo possa
rappresentare un’auto che viaggia a tale velocità .
Certo , esiste il codice della strada , ma è altrettanto
vero che un buon amministratore debba comportarsi come “ un buon padre di famiglia “
, come spesso è stato ricordato .
Andrea Bagaglio- Meno autovelox più rotonde
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