domenica 3 febbraio 2013

VOTIAMO IL TURISMO :CONSIDERAZIONI DI RENATO ANDREOLETTI

La Politica è solo una delle dimensioni in cui operiamo noi professionisti del turismo italiano. Sono oltre sessant’anni che conviviamo con un sistema politico difficile perché difficile è stata la nostra storia per tutto il 1900, con due guerre mondiali, una dittatura, una guerra civile, una democrazia difficile in un contesto mondiale non meno complicato, dominato dai totalitarismi nella prima metà del 1900, dalla Guerra Fredda nella seconda metà del secolo. Come i nostri antenati, abbiamo imparato a contare soprattutto su noi stessi, sulla nostra capacità di fare rete, di esprimere il meglio della nostra cultura mediterranea basata sui legami familiari, sul retaggio che i nostri avi ci hanno consegnato come una preziosa fonte di stupore e conoscenza, dalla memoria dei Greci e degli Etruschi a quella dei Romani e di tutti i popoli che vivevano o che erano migrati nella penisola o che successivamente l’avevano conquistata, dai popoli celtici a quelli germanici, dagli Arabi agli Spagnoli, dai Francesi agli Austriaci. Abbiamo avuto il Rinascimento, di cui l’intero pianeta gode i frutti ancora oggi. Qui sono nati personaggi che hanno improntato la storia del mondo, da Pitagora 2500 anni fa (quanti sanno che Pitagora è stato un contemporaneo di altri due grandi filosofi: Buddha e Confucio) ad Archimede, da Leonardo da Vinci a Galileo Galilei a Enrico Fermi a Rita Levi Montalcini nel settore scientifico, all’infinità di genii che hanno rivoluzionato l’arte, la scultura, la pittura, la musica, il canto, da Giotto a Dante Alighieri a Leonardo da Vinci a Giuseppe Verdi. Le nostre Eccellenze nel Design, nel Fashion, nella tecnologia di punta hanno salde radici nella nostra storia.


Abbiamo contribuito a forgiare il mondo così come è, benché noi si sia un piccolo paese di soli 300.000 chilometri quadrati. C’è di che esserne orgogliosi. Nello stesso tempo il mondo ci fa visita spesso e volentieri, cambiando il corso della nostra storia, nel bene come nel male. E’ quanto sta accadendo anche oggi. La chiamiamo Economia Globale. Conta assai di più della Politica perché è una sorta di deriva dei continenti che non fa sconti nel suo muoversi tellurico a chi non sappia costruire case antisismiche, anche in senso metaforico. E’ una Grande Sfida, rappresenta anche una Grande Opportunità. Di certo, nessuno può sfuggirle, che ne sia consapevole o che si attardi in tattiche miopi o nella difesa di privilegi superati.
Il voto del 24 e 25 febbraio rappresenta solo una tappa nella presa di coscienza dell’importanza del turismo per l’Italia, dell’importanza del Made in Italy nella cultura, nell’enogastronomia, nell’artigianato, nell’industria legata allo stile. Noi professionisti del turismo italiano continueremo a lavorare contando come sempre soprattutto su noi stessi, sulla nostra capacità di smuovere le montagne e ideare sempre nuove sorprese per i nostri ospiti. Nello stesso tempo abbiamo la consapevolezza che è la Storia a camminare con noi, che per l’Italia il nostro lavoro è stato una ricchezza fondamentale, continuerà a esserlo, lo diventerà ancora di più. Bando alla frustrazione, alle lamentele, alle accuse. Siamo forti grazie alle centinaia di migliaia di italiani che lavorano tutti i giorni per migliorare il Paese in cui viviamo, ai professionisti che credono nella serietà del loro lavoro, all’amicizia di cui gode l’Italia nonostante tutti i nostri difetti. Evidentemente abbiamo anche qualche virtù. Mai disperare, mai smettere di impegnarsi. C’è una nuova generazione di italiani che sta premendo alle porte: le sfonderanno. Noi saremo al loro fianco.

Ed Io pure ( A.B.)

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